“Ammazza oh”, vigile le fa catcalling in strada e lei lo riprende: “Il suo collega impassibile”

"Quanto accaduto è gravissimo. Per questo non dobbiamo mai smettere di segnalare situazioni di questo tipo. Subire catcalling è già una violenza, figurati se arriva da un agente di polizia di Roma Capitale". A parlare a Fanpage.it è l'attivista e founder di Italy Needs Sex Education Flavia Restivo che nei giorni scorsi ha subito catcalling in strada, come capita purtroppo a tante ragazze ogni giorno. Ha sentito gridare verso di lei. Quando si è voltata ha scoperto che ad urlare nella sua direzione era un agente della polizia Locale di Roma Capitale. Era appoggiato a una transenna, a pochi passi dall'automobile dei caschi bianchi. Era in servizi e indossava la divisa. Con lui un collega. "Non ha fatto niente. È rimasto a guardarmi, anche lui compiaciuto, come se niente fosse. Restivo ha preso il telefono e lo ha rivolto verso di lui. "Mi ha fatto catcalling? Davvero mi ha fatto catcalling, da Roma Capitale?". E ha ripreso tutto.
Vigile urbano in servizio fa catcalling e viene ripreso in video
"È successo venerdì scorso. Ero in centro a Roma nei pressi di piazza Risorgimento. Erano le 19 circa. Stavo camminando verso un locale per incontrarmi con un amico, ero al telefono con i miei, avevo le cuffie alle orecchie. E nonostante questo l'ho sentito – ha raccontato Restivo a Fanpage.it – Ho riconosciuto l'urlo. Ammazza oh. Mi sono girata e ho notato i due poliziotti. Così ho chiuso la chiamata". Ad urlarle, è stato proprio uno dei due agenti, quello più anziano. Era appoggiato ad una transenna, indossava la divisa.
"Ho visto che mi guardava, con una faccia tutta compiaciuta. Mi stava fissando. Ho chiuso la chiamata. "Mi sta succedendo una cosa molto brutta, ho detto. Poi mi sono rivolta a lui – ha continuato a spiegare – Gli ho chiesto cosa stesse facendo. E ho iniziato a riprendere il video con il telefonino. Ci sono rimasta un po'. A litigare, a discuterci. Ero molto innervosita".
Il collega che stava con lui, invece, non ha avuto alcuna reazione. "È rimasto fermo, come se fosse normale. Mi aspettavo almeno una parola di conforto. Quando ho denunciato l'accaduto sui social, mi hanno detto che a molte è successo. Forse per loro è davvero una situazione che si ripete nel quotidiano – ha spiegato a Fanpage.it – Sono stata meglio soltanto quando sono passati alcuni signori, fra i 50 e i 60 anni, mi hanno dato ragione, hanno detto che è proprio una cosa che fa schifo. Poi me ne sono andata".
Le fa catcalling e lei lo riprende: "Un peccato non aver avviato il video prima"
"Ho pubblicato il video sui social. Il volto nascosto – ha aggiunto – Mi è soltanto dispiaciuto di non aver iniziato a registrare prima. Ma io stavo camminando per i fatti miei, non mi sono messa a pensare che sarebbe potuto succedere tutto questo. Purtroppo si tratta di una pratica quasi normalizzata quella del catcalling, c'è poco che possiamo fare. Ma è proprio per questo che ho segnalato come potevo l'accaduto. Per parlarne, per far sapere a tutte che quando succede non sono sole. La situazione, già è difficile quando si riceve catcalling da una persona qualsiasi. Che lo faccia un agente mi ha sorpreso: dovrebbe essere lui ad aiutarmi in una situazione di pericolo. Non dovrebbe rappresentare la situazione di pericolo".
I precedenti: "A me è successo un anno fa, sono certa fosse lui"
In breve tempo Restivo è stata contattata da moltissime ragazze. Secondo le testimonianze, non sarebbe il primo caso simile da parte dell'agente, che da anni urla e approccia donne e ragazze in divisa, sempre nella zona intorno al Vaticano. In molte lo conoscono anche di nome.
"È successo anche a me, lo scorso anno – ha rivelato a Fanpage.it Chiara Cami- Mi ricordo di aver subito catcalling. In quel caso era diverso. Dall'altra parte c'era un vigile urbano". Non ricorda cosa le abbia detto: "Mi ha fatto una battuta, assolutamente non richiesta, sul non pagare il conto perché ero bella o che me lo pagava lui o andare con lui…insomma non me lo ricordo. Ma mi ricordo che sono rimasta allibita perché non me lo sarei mai aspettata da un vigile urbano", ha ribadito ancora.
La reazione della Polizia Locale di Roma Capitale
Sul caso non si è fatta attendere la risposta del Comando Generale della Polizia di Roma Capitale che ha precisato: "In merito all’episodio ripreso nel video diffuso su alcuni canali social in cui vengono descritti gravi fatti, attribuiti ad un appartenente alla Polizia Locale di Roma Capitale, il Comando Generale si mette a disposizione della signora per raccogliere la sua denuncia, necessaria al fine di poter avviare gli opportuni accertamenti. È ferma volontà del Comando, non solo a chiarire l’accaduto, ma contrastare comportamenti inammissibili, nonché disonorevoli per il Corpo", hanno poi concluso.