Allarme alla Festa di Santa Rosa a Viterbo: si cerca un terzo uomo, presidiate le stazioni

Ci sarebbe un terzo uomo coinvolto in quanto accaduto ieri sera alla Festa di Santa Rosa a Viterbo. Da questa mattina la polizia sta presidiando le stazioni ferroviarie, in modo da precludergli ogni via di fuga. Si tratterebbe di una persona che avrebbe alloggiato con i due fermati, adesso reclusi nel carcere Nicandro Izzo (si sono avvalsi della facoltà di non rispondere), e riuscita a sfuggire all'arresto. Nel capoluogo sono arrivati oggi gli agenti della direzione generale anticrimine, in modo da fornire aiuto ai colleghi di Viterbo. Secondo le prime informazioni, i due fermati sarebbero di nazionalità turca. Resta ancora da capire però, da quale paese siano transitati prima di arrivare in Italia e dirigersi poi a Viterbo.
In un primo momento si era pensato a un presunto attentato organizzato in occasione della Festa di Santa Rosa. I due uomini, infatti, sono stati fermati in un b&b che si trova proprio a poca distanza da dove è partita la processione. All'interno delle loro stanze c'erano delle armi automatiche pronte all'uso: una pistola semiautomatica e una mitraglietta d'assalto fabbricata nell'est Europa, entrambe calibro 9. Erano messe in bella vista nella stanza, non nascoste, e la polizia le ha viste immediatamente. L'accusa per entrambi, almeno al momento, è traffico di armi: non ha trovato infatti alcun riscontro, per ora, la pista dell'attentato.
Non è escluso che i due uomini siano legati a un boss turco arrestato proprio a Viterbo lo scorso 26 agosto perché sospettato di essere a capo di un'organizzazione criminale dedita a riciclaggio e crimini violenti. Lui stesso, ricercato nel suo paese, è stato arrestato in un affittacamere insieme ad altri tre cittadini turchi. I telefoni dei due uomini sono stati sequestrati e sono ora sotto controllo: entrambi saranno di nuovo sentiti prima dell'udienza di convalida del fermo.