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Alla Regione Lazio per ora resta il ‘campo largo’, dicono i 5 Stelle

Per ora, “il campo largo nel Lazio non è in discussione”, ha dichiarato all’Ansa l’assessora alla Transizione Ecologica della Regione Lazio, Roberta Lombardi. E anche fonti vicine a Zingaretti confermano: “Nessuna crisi politica”.
A cura di Enrico Tata
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"Da ieri lo scenario è totalmente modificato", ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, parlando ai parlamentari dem. "Dobbiamo concentrarsi su quello che siamo noi, a partire da quello che siamo noi. Non fermiamoci a pensare a quello che faranno gli altri. Anche perché gli altri quello che dovevano fare lo hanno fatto ieri. Ieri è stato un cambio totale di paradigma, di scenario, e aggiustare quello che hanno fatto ieri sarà molto difficile". Addio ‘campo largo' in vista delle probabili elezioni a settembre/ottobre? Può darsi. Quello che è certo è che le scelte  politiche del Pd a livello nazionale potranno influire in ambito locale sulla giunta della Regione che per prima ha reso concreta l'alleanza con il Movimento 5 Stelle: quella del Lazio, guidata dall'ex segretario Pd, Nicola Zingaretti. Con i democratici governano infatti anche i 5 Stelle: Roberta Lombardi alla Transizione Ecologica e Valentina Corrado, assessora al Turismo. E Roma, per il nuovo termovalorizzatore annunciato da Gualtieri, è stato uno degli argomenti utilizzati dai 5 Stelle contro Draghi. Lombardi, per esempio, si è detta sempre contraria alla realizzazione dell'impianto e ha promesso battaglia a Gualtieri.

Lombardi: "Campo largo nel Lazio non è in discussione, per ora"

Per ora, tuttavia, "il campo largo nel Lazio non è in discussione", ha dichiarato all'Ansa la diretta interessata. "Poi se il Pd cambierà idea ci spiegherà il perché e vedremo. Ma per ora resta l'alleanza". Fonti della Regione hanno confermato all'agenzia di stampa che in Regione "non c'è alcuna crisi politica, la maggioranza c'è e l'esperienza prosegue". Anche se Nicola Zingaretti dovesse candidarsi alle politiche, la legge gli consente comunque di ricoprire la carica di presidente della Regione, che non è incompatibile con una candidatura.

Il termovalorizzatore della discordia

Uno dei primi argomenti che hanno dato il via alla crisi politica che ha travolto il governo Draghi è stato il nuovo termovalorizzatore romano annunciato da Gualtieri. Una norma inserita nel ‘decreto aiuti' concedeva al primo cittadino, in quanto commissario straordinario per il Giubileo del 2025, poteri straordinari in materia di rifiuti. E Gualtieri ha sempre detto che il termovalorizzatore è necessario per chiudere all'interno del territorio di Roma il ciclo dei rifiuti. Una norma, questa, contestata dal Movimento 5 Stelle in Parlamento, in Regione e in Assemblea Capitolina.

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