Al Santa Maria della Pietà un nuovo centro per curare i disturbi alimentari, esplosi con la pandemia

L'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato ha dichiarato che presto sarà aperto un nuovo servizio residenziale al Santa Maria della Pietà per aiutare le persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Questi disagi sono aumentati, soprattutto tra i giovani, durante il periodo della pandemia. E oggi, durante la giornata di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento alimentare, è arrivata la notizia dell'apertura di un nuovo centro dedicato. "I disturbi del comportamento alimentare sono sempre più diffusi e si sono accentuati durante il lockdown e nel corso della pandemia – ha dichiarato D'Amato – Dobbiamo aumentare la platea dei servizi soprattutto in un’ottica di rete, collaborazione e integrazione. Il Sistema Sanitario del Lazio farà la sua parte e mi auguro che il modello assunto per il contrasto alla pandemia possa rappresentare lo stesso modello e impegno per contrastare i Disturbi del Comportamento Alimentare. Presto aprirà il nuovo servizio residenziale presso il Santa Maria della Pietà".
Triplicati i disturbi alimentari durante la pandemia
I disturbi alimentari sono triplicati con la pandemia. A soffrirne sono stati soprattutto i giovanissimi. Alcuni di loro, che avevano intrapreso un percorso di guarigione, hanno avuto una ricaduta durante il lockdown. Costretti in casa, hanno cominciato a rivolgere i loro pensieri verso il cibo, facendolo diventare un'ossessione. "I motivi risiedono nell'isolamento forzato e nella rottura delle normali routine, come l'allontanamento da scuola e dalle reti sociali – aveva spiegato a Fanpage.it Armando Cotugno, direttore del Centro disturbi del comportamento alimentare della Asl Roma 1 – Risultati di ricerche mettono in luce come l'isolamento sociale abbia un effetto su alcune aree cerebrali, che sono le stesse che governano la motivazione cosiddetta appetitiva, il nostro desiderio di cibo e vitalità".