Aggressione omofoba a Roma con insulti e sputi, gli aggressori incastrati dai video: sono minorenni

Potrebbero presto essere identificati e rintracciati gli aggressori del ragazzo di 25 anni che lo scorso sabato è stato pestato in centro a Roma. Il gruppo, una decina di persone circa stando a quanto ha raccontato il ragazzo, lo ha accerchiato e, gridandogli insulti omofobici come frocio di merda, lo ha massacrato di botte. "Uno si è avvicinato, mi ha tolto il ventaglio dalle mani e l'ha distrutto. Poi mi ha sputato addosso", ha raccontato il giovane.
Secondo le prime ricostruzioni sembra che il gruppo sia composto, almeno per la maggior parte, da ragazzi minorenni. I giovanissimi sono stati ripresi dalle videocamere di sorveglianza della zona. La descrizione fornita dal venticinquenne combacia con il gruppo finito sui video. Ora spetta ai carabinieri della stazione locale riuscire a identificarli nel minor tempo possibile e a rintracciarli.
Il gruppo di aggressori incastrato dalle videocamere
Per risalire al gruppo gli inquirenti hanno analizzato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona limitrofa a corso Vittorio Emanuela II, dove il giovane è stato pestato mentre stava rientrando a casa da piazza Venezia. I video presenti sulla zona sono stati acquisiti dagli inquirenti che si sono messi alla ricerca di gruppi numerosi da poter confrontare con il racconto del venticinquenne.
Non soltanto. A confermare l'identità del gruppo potrebbe essere anche uno dei testimoni che hanno risposto all'appello della mamma del venticinquenne. Nonostante le minacce del gruppo di aggressori, infatti, una fra le persone presenti si sarebbe fatta coraggio e messa a disposizione dei carabinieri per aiutare a individuare i giovani e giovanissimi.
Aggressione omofoba, come sta il ragazzo massacrato di botte
Nel frattempo il venticinquenne, invece, resta in osservazione. Subito dopo il pestaggio, visitato dai medici, gli è stato riscontrato un trauma cranio-facciale, frattura del naso e contusioni costali per una prognosi di almeno venti giorni. Dopo avergli garantito le prime cure, a breve dovrà sottoporsi a un'operazione al naso.