Addio Città dell’Altra Economia: al suo posto coworking e una scuola di cucina popolare

Addio alla Città dell'Altra Economia, benvenuta Città delle Arti Applicate: gli oltre 2mila metri quadrati di superficie dell'ex Mattatoio cambieranno destinazione, puntando a diventare "una factory della creatività, nel segno della tradizione e dell’innovazione". Lo spazio, che si trova nel cuore di Testaccio, è stato messo a bando dal Comune di Roma. Adesso, ed entro i prossimi 120 giorni, imprese riunite in contratti di rete, consorzi di imprese e società cooperative potranno presentare le domande di partecipazione. Attenzione: queste potranno essere inoltrate solamente tramite PEC. La durata della concessione sarà pari a sei anni, eventualmente rinnovabili, a partire dalla data di consegna dell'immobile.
Citta delle Arti Applicate, Raggi: "Obiettivo di inizio mandato"
La Città delle Arti Applicate (C.A.A.) sarà suddivisa in quattro moduli. Nei 2.355 metri quadri di spazio messo a bando, saranno installati uffici di consulenza per le start up e la ricerca di finanziamenti, negozi per designer, botteghe di artigiani, e anche una radio, che avrà lo scopo di pubblicizzare gli eventi che si terranno nel posto. Ma anche moduli destinati al coworking, dove saranno allestite apparecchiature per lavorazioni 3D, dedicare anche all'artigianato. E una scuola di cucina popolare, in modo da unire lavoro e apprendimento di un mestiere. "Riqualificare e dare una destinazione definitiva agli spazi della ex Città dell'altra economia era uno degli obiettivi che ci siamo dati fin dall’inizio del mandato". Lo ha dichiarato la sindaca Virginia Raggi, definendo il bando "un passo decisivo per la valorizzazione del nostro patrimonio a beneficio del tessuto economico e della città tutta". "Dopo un processo partecipato che ha portato alla definizione degli elementi alla base del bando, l’area interessata tornerà a vivere per trasformarsi in uno spazio pulsante di produzione, di vendita e di creatività” ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico Carlo Cafarotti. "Una grande opportunità per il tessuto economico locale e una chance in più per artigiani, neo-imprenditori e startupper che avranno modo di sviluppare nuove attività proprio nel cuore di Roma".