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Acceso sotto il diluvio l’albero di Natale in piazza San Pietro

Sono stati inaugurati il presepe e l’albero di Natale di piazza San Pietro. “Non viviamo un Natale finto e commerciale”, l’appello di Papa Francesco.
A cura di Enrico Tata
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È stato illuminato sotto il diluvio l'albero di Natale di piazza San Pietro. Proprio a causa del maltempo la cerimonia ufficiale si è svolta all'interno dell'aula Paolo VI in Vaticano. Presenti le delegazioni ufficiali di Andalo, Trentino, che ha fornito il grosso abete, e della regione Hancavelica del Perù, che ha inviato il presepe esposto quest'anno al centro del colonnato del Bernini. Il presepe artistico quest'anno infatti ritrae uno spaccato di vita dei popoli delle Ande. È composto da 30 pezzi e le statue di Gesù, Maria, Giuseppe e dei Re Magi sono realizzate a grandezza naturale e vestite con i costumi tipici delle Ande. Inoltre i Re Magi non porteranno con sé i classici oro, incenso e mirra, ma alimenti peruviani come patate, quinoa, kiwicha, canihua. Completano la scena animali tipicamente andini come alpaca, vigogne, pecore e condor. L'albero di Natale, invece, è un maestoso abete rosso alto 28 metri e pesante 8 tonnellate, decorato con sfere di legno. Albero e presepe rimarranno esposti fino a domenica 9 gennaio 2022.

Papa Francesco: "Non viviamo un Natale finto e commerciale"

"Non viviamo un Natale finto, commerciale. Cari amici, Natale è questo, non lasciamolo inquinare dal consumismo e dall'indifferenza. I suoi simboli, specialmente il presepe e l'Albero addobbato, ci riportano alla certezza che ci riempie il cuore di pace, alla gioia per l'Incarnazione, a Dio che diventa familiare: abita con noi, ritma di speranza i nostri giorni. L'Albero e il presepio ci introducono a quel clima tipico del Natale che fa parte del patrimonio delle nostre comunità: un clima ricco di tenerezza, di condivisione e di intimità familiare", è l'appello rivolto da Papa Francesco alle delegazioni trentine e peruviane. "Lasciamoci avvolgere dalla vicinanza di Dio, dall'atmosfera natalizia che l'arte, le musiche, i canti e le tradizioni fanno scendere nel cuore. Dio è con noi, si fida di noi e non si stanca mai di noi. Viene ad abitare con gli uomini, sceglie la terra come sua dimora per stare insieme a noi e assumere le realtà dove trascorriamo i nostri giorni. Questo ci insegna il presepe. A Natale Dio si rivela non come uno che sta in alto per dominare, ma come Colui che si abbassa, piccolo e povero, per servire: questo significa che per assomigliare a Lui la via è quella dell'abbassamento, del servizio", ha dichiarato ancora il Pontefice.

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