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Covid 19

A Roma pronto soccorso di nuovo affollati e ambulanze ferme: ore di attesa prima del ricovero

A Roma i pronto soccorso degli ospedali sono nuovamente affollati a causa di pazienti Covid che arrivano in numero sempre più numeroso.
A cura di Enrico Tata
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A Roma i pronto soccorso degli ospedali sono nuovamente affollati a causa di pazienti Covid che arrivano in numero sempre più numeroso. L'incremento dei contagi negli ultimi giorni sta provocando una crescita delle esposizioni e il picco di questa quarta ondata causata dalla variante Omicron ancora non è stato raggiunto. Nelle prossime settimane, quindi, gli operatori sanitari si aspettano una ulteriore impennata nelle ospedalizzazioni.

Le ambulanze, come già succedeva nell'inverno dello scorso anno, sono ferme in fila davanti agli accessi dei pronto soccorso della Capitale (come si vede nelle immagini girate dalla reporter di Fanpage.it Simona Berterame) e per un ricovero occorrono anche diverse ore. Questo accade per due motivi: spesso all'interno delle strutture non ci sono barelle a sufficienza e, quindi, i pazienti restano su quella dell'ambulanza su cui sono arrivati. Per questo i mezzi del 118 restano in attesa di riavere la barella dopo il ricovero eventuale del paziente. Un altro motivo è il modo migliore di isolare pazienti con casi sospetti di Covid da altri pazienti arrivati per diverse patologie è proprio quello di tenerli all'interno delle ambulanze. L'affollamento dei pronto soccorso, però, determina attese lunghissime a bordo dei mezzi.

Ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it il direttore del pronto soccorso del Policlinico Gemelli, una delle strutture sanitarie più importanti di Roma: l'affollamento che si sta osservando in queste ore, ha spiegato il professore Francesco Franceschi, "è un effetto tipico degli eventi epidemici e pandemici in cui si ammalano tante persone tutte nello stesso momento. Questa è la difficoltà: arrivano molti pazienti al pronto soccorso tutti insieme e quindi c'è difficoltà nel gestire un numero così alto di malati e, di conseguenza, a ricoverarli. Ci vuole un numero di letto molto elevato per gestire questi pazienti, ed è questo che sta mettendo un po' in crisi i pronto soccorso". In questo momento, ha dichiarato ancora Franceschi, "è tutto un po' rallentato: sono rallentate le fasi di ricovero sia per i pazienti Covid che per i non Covid e i pazienti purtroppo passano più tempo in pronto soccorso. Per i motivi che dicevo prima, quando arriva un numero elevato di pazienti contemporaneamente a bordo delle ambulanze ed essendo questi pazienti contagiosi, occorre tenerli in isolamento, non possiamo metterli in sala d'attesa tutti insieme e in queste condizioni l'unico luogo di isolamento è proprio l'ambulanza stessa. Per questo il mezzo viene bloccato finché non riusciamo a far scendere il paziente".

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