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A Roma il primo murale d’Italia con un bacio tra due donne. Pietro Turano: “Orgoglioso dell’opera”

Il murales è stato realizzato per Gay Help Line – contact center contro l’omotransfobia – con la collaborazione dell’agenzia Zon Productions e del Municipio III di Roma Capitale. Pietro Turano, membro dello staff e attore: “Realizzare quest’opera all’uscita di una metropolitana così importante è un gesto enorme, oltre che un regalo alla cittadinanza, al quartiere e alla città”.
A cura di Natascia Grbic
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Il primo murales d'Italia raffigurante due donne che si baciano è stato realizzato all'uscita della stazione Jonio della metropolitana di Roma. L'opera dello street artist Krayon è lunga quindici metri ed è realizzata completamente in pixel: per vederla, bisogna allontanarsi e fermarsi. Una creazione che alla fine è anche un po' una metafora del senso del messaggio che si vuole trasmettere. Il murales è stato realizzato per Gay Help Line – contact center contro l’omotransfobia – con la collaborazione dell’agenzia Zon Productions e del Municipio III di Roma Capitale. E infatti, accanto alle due ragazze che si baciano, è stato scritto il numero da chiamare nel caso si abbia bisogno di ascolto e supporto.

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A presentare il murales Pietro Turano, membro dello staff di Gay Help Line e attore divenuto celebre grazie alla serie tv Skam Italia. "Realizzare quest'opera all'uscita di una metropolitana così importante è un gesto enorme, oltre che un regalo alla cittadinanza, al quartiere e alla città – spiega a Fanpage.it – Come ha detto l'artista Krayon, il suo lavoro finisce qui, ma ora questo muro diventa della comunità". "Con una tematica del genere la responsabilità è tanta, perché sai che il tuo lavoro potrebbe avere una reale efficacia e un'utilità per quei ragazzi che magari in casa non riescono a parlare, ma hanno un riferimento proprio dalla città", dichiara invece lo street artist.

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Ogni anno lo staff di Gay Help Line riceve 20mila richieste di aiuto e supporto. Si tratta di 20mila persone che hanno bisogno di parlare dei propri problemi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere. Secondo quanto riportato dal contact center, il 60% delle chiamate arriva da giovani di età compresa tra 13 e 27 anni, con problemi che nascono già dal coming out. "Arrivare qui dopo tutto questo lavoro di mesi e in qualche maniera di anni mi riempie il cuore e pure gli occhi dato che parliamo di un'opera di quindici metri! – conclude Turano – Sono molto orgoglioso che la cittadinanza ne sia felice quanto me".

Servizio di Simona Berterame

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