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A piazza Navona multe a 20 ristoranti e bar per tavolini abusivi e insegne illegali

Stando a quanto riporta la polizia locale, sono state riscontrate numerose violazioni e sono state elevate sanzioni per oltre 64mila euro. Tra le irregolarità accertate, la parte più rilevante riguarda le occupazioni abusive di suolo pubblico. L’assessora Lucarelli: “La legalità è la prima forma di rispetto: verso la città, verso gli altri operatori economici, verso i cittadini”.
A cura di Enrico Tata
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Venti bar e ristoranti multati: avevano occupato illegalmente con tavolini e ombrelloni una superficie di oltre 350 metri quadrati nella zona di piazza Navona. Nella giornata di oggi verifiche capillari sono state eseguite dagli agenti della Sezione Polizia Amministrativa del I Gruppo Centro Storico della polizia locale di Roma Capitale. 

L'operazione rientra in un piano di controllo del rispetto delle normative da parte degli esercizi commerciali e dei locali a partire dai luoghi a maggiore concentrazione turistica. L'obiettivo è tutelare il decoro e gli operatori che seguono le regole.

Stando a quanto riporta la polizia locale, sono state riscontrate numerose violazioni e sono state elevate sanzioni per oltre 64mila euro. Tra le irregolarità accertate, la parte più rilevante riguarda le occupazioni abusive di suolo pubblico, a cui si aggiungono gli illeciti per assenza di titoli autorizzativi, per insegne irregolari e per la mancata osservanza delle norme urbanistiche e igienico sanitarie.

Secondo l'assessora alle Attività Produttive di Roma Capitale, Monica Lucarelli, i controlli "hanno restituito un quadro che non possiamo più ignorare: oltre 350 metri quadrati di suolo pubblico occupati abusivamente, insegne irregolari, ampliamenti non autorizzati, violazioni delle norme igienico-sanitarie".

Per Lucarelli "si tratta di interventi fondamentali per sostenere l'economia locale e tutelare chi lavora con correttezza. Chi rispetta le regole non puoò essere penalizzato da chi se ne approfitta, occupando spazi pubblici senza titolo e sottraendo risorse alla collettività. Il commercio è una componente essenziale dell'identità di Roma: è lavoro, cultura urbana, presidio vivo nei territori. Ma può esserlo davvero solo dentro un quadro di legalità condivisa".

"La legalità – prosegue Lucarelli – è la prima forma di rispetto: verso la città, verso gli altri operatori economici, verso i cittadini. E' ciò che protegge chi ogni giorno alza la serranda, paga le tasse, rispetta i limiti. Ed è anche la base su cui costruire una concorrenza leale, che premi chi investe in qualità, e non chi cerca scorciatoie. Ringrazio la Polizia Locale per il lavoro puntuale e scrupoloso, portato avanti con equilibrio e determinazione. Sono azioni che restituiscono credibilità alle istituzioni e ai territori. Rimettere al centro le regole significa rilanciare il commercio, non frenarlo. Significa restituire valore allo spazio pubblico, dignità al lavoro e fiducia a chi fa impresa rispettando le regole".

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