Rapinò Francesca Costa, madre dell’attaccante della Roma Zaniolo: condannato a 5 anni e 6 mesi
Uno dei rapinatori della madre di Nicolò Zaniolo è stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione. Maurizio Gersole è finito a processo, perché accusato di aver strappato rolex, soldi e chiavi dell'auto a Francesca Costa, madre dell'attaccante maglia 22 della As Roma. La donna lo ha riconosciuto in aula, mentre resta ancora ignota l'identità del secondo rapinatore. La rapina risale al 23 maggio del 2019 ed è avvenuta in viale dell'Aeronautica nel quartiere Eur. Non è la prima volta che Costa viene rapinata, il mese prima le avevano rubato la Mini Cooper, che poi le è stata restituita, mentre un anno dopo ignoti le si sono intrufolati nel Suv.
In due l'hanno minacciata e durubata
Secondo quanto ricostruito in sede d'indagine Francesca Costa stava camminando in strada, quando due persone le si sono avvicinate a bordo di una moto, l'hanno minacciata e costretta a consegnare tutto ciò che di prezioso aveva con sé e le chiavi della macchina, che però non le è stata rubata. La donna, preoccupata per la propria incolumità, non ha opposto resistenza e ha consegnato ai rapinatori ciò che chiedevano. Quando se ne sono andati sotto choc ha chiamato subito i carabinieri e ha chiesto il loro intervento. Ai militari ha raccontato l'accaduto e ha sporto denuncia. Così sono partite le indagini, che hanno portato all'individuazione del presunto responsabile, mentre sono ancora in corso le indagini per risalire al secondo.
Il commento sui social: "Violenza priva della propria libertà"
Costa, seguita sui social da migliaia di follower, dopo quest'ultimo episodio ha scritto su Instagram: "Ogni violenza, qualsiasi essa sia, priva un po' la persona della propria libertà. Oggi mi sono sentita così. Ringrazio voi due che avete mostrato un coraggio da leoni con me. Spero almeno possiate essere orgogliosi di voi. E le vostri madri anche". Un post sotto al quale il commento del figlio non è tardato ad arrivare: "Mia mamma per la seconda volta ringrazia chi si è permesso di rubare qualcosa che non gli appartiene. Troppo facile vedere una donna sola, minacciarla e di conseguenza derubarla delle sue cose…poi non lamentatevi".