Ritrovamento shock nel Gargano, ossa umane mischiate a resti di animali
Ritrovamento shock nelle corse ore all'interno una gravina naturale del foggiano, le tipiche fessure del terreno profonde anche più di 100 metri, scavate dalle acque nella roccia calcarea. Ammucchiate tra diversi resti di animali, ad una profondità di oltre 30 metri, i carabinieri infatti hanno scoperto delle ossa umane, probabilmente appartenenti alla stessa persona. Il ritrovamento in una zona compresa tra i comuni di Vieste e Mattinata, in provincia di Foggia. La scoperta è avvenuta per puro caso da parte dei carabinieri Cacciatori di Puglia che erano impegnati in un'attività di censimento e ispezione degli anfratti naturali del Gargano.
Dopo il ritrovamento è partita la segnalazione ma il recupero dei resti avverrà solo quando il meteo sarà più clemente e le condizioni del terreno lo consentiranno. È stato già allertato il personale specializzato con attrezzature idonee che effettuerà appena possibile un ulteriore sopralluogo nell'area del ritrovamento. La prima ipotesi è che possa trattarsi dei resti di una persona vittima di lupara bianca. Maggiori chiarimenti potrebbero arrivare dai risultati degli esami scientifici che saranno svolti dal Ris di Roma. Attraverso l'esame del dna sui resti infatti si conta di poter risalire, all'identità della vittima