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Rissa al ristorante, la madre delle bambine spiega: “Sono stata insultata perché moldava”

La donna che avrebbe picchiato un cameriere del ristorante Rosa Peonia di Treviso ha spiegato di essere stata insultata perché di nazionalità moldava.
A cura di Davide Falcioni
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Ha fatto molto discutere la storia di Gianluca Marcis, cameriere del ristorante Rosa Peonia di Treviso malmenato alcune sere fa dai genitori di due bambine particolarmente vivaci che importunavano gli altri avventori del locale. L'uomo aveva avuto l'"ardire" di chiedere che le piccole venissero tenute "a bada" e per questo ha rimediato "escoriazioni da graffi al volto e al collo" con una prognosi di cinque giorni.

Ebbene: sulla vicenda il quotidiano online Giornalettismo ha ricevuto una serie di spiegazioni da Aliona, giovane donna di nazionalità moldava, madre delle due bambine. La donna, titolare di un bar nel centro della città e residente in Italia da 12 anni, ha spiegato di aver ricevuto insulti razzisti. Non solo: ha anche fornito una versione totalmente diversa di quanto accaduto rispetto a quella dei ristoratori, annunciando di avere l'intenzione di procedere per vie legali.

Aliona, spiega Giornalettismo, ha organizzato la cena al ristorante Rosa Peonia insieme alla sorella (che ha una figlia di un anno più piccola della sua, rispettivamente di 2 e 3 anni) e ad altri amici. In tavola erano seduti nove adulti. Per le bambine il posto non c’era, perché "dato che sono piccole e le teniamo in braccio, non ho pensato di avvertire". Spiega la donna: "Già da lì sono partite le occhiatacce". Le due bimbe si annoiavano, la madre avrebbe quindi chiesto un foglio di carta per farle disegnare, tuttavia la cameriera avrebbe risposto di non averlo. Le piccole hanno quindi trovato altri coetanei nella sala vicina e così sono andate a fare amicizia. "Sempre accompagnate per mano", assicura la donna. "Tornando indietro, il papà di mia figlia si è sentito dire dal cameriere: ‘Togli le bimbe dal corridoio e poi per delle bimbe così piccole non è l’orario per stare in giro'". Il cameriere era Gianluca Marcis, il figlio dei titolari, finito poco dopo al pronto soccorso con graffi sul viso e sul collo.

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