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Rimborsi Lega Nord, Bossi contro Maroni: “I soldi della truffa li ha spesi lui”

Scontro nella Lega sul caso della truffa sui rimborsi elettorali. Bossi, imputato a Genova, attacca: “I soldi spesi da Maroni, Salvini deve restituire 40milioni”
A cura di Antonio Palma
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È scontro aperto ormai all'interno della Lega Nord sul caso dei rimborsi elettorali che secondo la procura di Genova sarebbero stati ottenuti con una truffa della quale sono chiamati a rispondere l'ex numero uno e l'ex amministratore del Carroccio, Umberto Bossi e Francesco Belsito. Tra la vecchia e la nuova amministrazione del partito infatti è partito uno scaricabarile ma anche una serie di accuse reciproche che probabilmente sanciranno la rottura definitiva. Secondo quanto racconta Repubblica, Bossi infatti avrebbe accusato i suoi due successori alla guida del partito, Roberto Maroni e Matteo Salvini, di essere stati loro a spendere parte di quei soldi successivamente alla scoperta della truffa pur consapevoli che erano stati incassati illecitamente. Attraverso il suo avvocato il Senatur infatti ha chiesto a Salvini di restituire 40 milioni contestati che secondo lui erano nell'attivo del bilancio ma che sarebbero stato spesi per la campagna elettorale di Maroni.

Bossi ricorda che entrambi i successori sapevano bene la provenienza di quei soldi perché Maroni lo spodestò proprio a causa della scoperta di quella truffa e che Salvini, come Lega Nord, si è costituito parte civile proprio al processo di Genova. Quindi secondo Bossi, grazie ai rendiconti falsi del suo mandato, durante i due mandati dei successori il partito ha continuato ad incassare i rimborsi elettorali illeciti e a spenderli nonostante i due nuovi leader sapessero della truffa. Se la circostanza fosse confermata anche Salvini e Maroni potrebbero essere chiamati in causa nel processo genovese.

"Non esiste questa cosa, io ho guidato la Lega per 18 mesi e ho fatto certificare e verificare ogni spesa da un'agenzia esterna. Quindi non ho alcun timore, i conti sono in ordine" ha replicato però il governatore della Lombardia Roberto Maroni, assicurando: "I conti della Lega durante la mia segreteria sono stati in ordine". Anche l'attuale segretario federale del Carroccio rigetta ogni accusa. "Io sono tranquillo e onesto, la Lega è cambiata, ora è pulita e trasparente. Sul passato io non do giudizi" ha commentato infatti Salvini.

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