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Riduzione dei parlamentari e taglio delle pensioni d’oro: presentate le proposte di legge del M5s

Il MoVimento 5 Stelle ha depositato oggi alla Camera tre proposte di legge: una per la riduzione del numero dei parlamentari; un’altra, che andrà in parallelo alla prima, per l’introduzione del referendum propositivo; e, infine, il testo che prevede il taglio delle pensioni d’oro, quelle superiori ai 4.500 euro mensili.
A cura di Stefano Rizzuti
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Riduzione del numero dei parlamentari, taglio delle pensioni d’oro e introduzione del referendum propositivo. Toccano questi tre temi i disegni di legge depositati oggi dal MoVimento 5 Stelle alla Camera dei deputati. Per quanto riguarda due delle tre misure che i Cinque Stelle vorrebbero approvare, il meccanismo di approvazione è più complicato. E, assicurano, si tratterà di due proposte che “viaggeranno in parallelo”, trattandosi di due proposte di riforma della Costituzione: la riduzione del numero dei parlamentari e l’introduzione del referendum propositivo. L’annuncio riguardante queste due misure è stato dato oggi dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro: “Migliorare le istituzioni e dare più potere ai cittadini, questa è sempre stata la nostra missione politica. Ora passiamo ai fatti: sono orgoglioso di annunciare che sono stati depositati in Parlamento i disegni di legge costituzionale per la riduzione del numero di deputati e senatori e l'introduzione del referendum propositivo. Inizia una nuova era per l'Italia all'insegna dell'efficienza e della partecipazione”.

L’obiettivo dichiarato è quello di valorizzare la centralità del Parlamento e “consentire ai cittadini di partecipare direttamente alle decisioni pubbliche”. La riduzione dei parlamentari prevista dal M5s dovrebbe portare a 400 il numero dei deputati e a 200 quello dei senatori. Una proposta non solo per “snellire l’iter di approvazione delle leggi”, ma che porterebbe risparmi per “500 milioni di euro a legislatura”. Con l’introduzione del referendum propositivo, invece, “gli italiani potranno essere parte attiva della vita politica, approvando direttamente le leggi che ritengono prioritarie ed esercitando un maggior potere di controllo sui loro rappresentanti. Sono i primi pilastri del cambiamento che stiamo realizzando per portare l'Italia nella Terza Repubblica che vede al centro i cittadini e i loro diritti”.

La proposta per tagliare le pensioni d’oro

La proposta di legge per tagliare le pensioni d’oro è stata invece depositata in commissione Lavoro alla Camera, come annunciato da Maria Pallini, capogruppo del M5s in commissione. L’esame della legge comincerà “la prossima settimana”. L’obiettivo è quello di “ricalcolare secondo il metodo contributivo tutti gli assegni superiori ai 4.500 euro al mese”. “È un segnale importante nella nostra lotta agli sprechi – spiega Pallini -. Si tratta di una misura necessaria per ristabilire il giusto equilibrio tra contributi versati e pensione ricevuta: non verrà dato nemmeno un euro in più di quello che è dovuto a ciascuno di questi pensionati”. Secondo quanto spiega la deputata pentastellata, con questi soldi si contribuirà anche “a finanziare il nostro progetto di pensione di cittadinanza”.

La proposta di legge, visionata da Public Policy, riguarda i trattamenti pensionistici “pari o superiori a 90mila euro lordi annui, liquidati a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative dell’assicurazione generale obbligatoria, e sono ricalcolati riducendo le quote retributive alla risultante del rapporto tra il coefficiente di trasformazione relativo all'età dell’assicurato al momento del pensionamento, e il coefficiente di trasformazione corrispondente all'età prevista per il pensionamento di vecchiaia”.

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