16 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Riccione, il comune chiude per tre mesi il Cocoricò: non paga la Tari da 8 anni

La celebre discoteca dovrà rimanere chiusa fino a marzo, tutti gli eventi in programma sono stati annullati: i gestori non pagano la tassa sui rifiuti da otto anni.
A cura di Davide Falcioni
16 CONDIVISIONI
Immagine

Il Cocoricò, una delle discoteche più celebri della riviera romagnola, dovrà chiudere i battenti per i prossimi tre mesi. A deciderlo l'amministrazione comunale di Riccione, che ha imposto la sospensione della licenza fino a marzo annullando tutti gli eventi già programmati per le feste natalizie e naturalmente anche la festa di Capodanno, una 24 ore di musica non stop. "Abbiamo applicato il massimo della sanzione – ha commentato la sindaca di Riccione Renata Tosi – perché non è stata versata nemmeno una rata della Tari 2018". I contenziosi hanno avuto inizio nel 2010; negli ultimi otto anni però nessuna delle società di gestione che si sono succedute ha versato l'imposta alle casse comunali, motivo per cui il sindaco della città romagnola ha deciso di intervenire nell'ambito di una più vasta operazione di controllo e verifica sulle attività commerciali. "Da venerdì scorso ne sono partite diverse, dopo aver dato i 30 giorni alle attività per mettersi in regola, ora sono scattate le sanzioni. Anche perché quello che loro non pagano viene poi ripartito su tutti i riccionesi, la fattura Hera alla fine va saldata".

La sospensione della licenza per il mancato versamento della tari è solo l'ultimo problema in cui incappa una delle discoteche più celebri d'Italia. Un provvedimento simile, per quattro mesi in quel caso, avvenne nell'estate-autunno del 2015, per una ragione ben più grave: la morte (il 19 luglio di quell'anno) di un ragazzo di 16 anni, Lamberto Lucaccioni, per overdose da ectasy. In seguito alla tragedia il questore di Rimini Maurizio Improta decise di adottare la linea dura, e il locale riaprì solo alla fine dell' anno. In quegli stessi giorni il locale finì nel mirino della Guardia di Finanza che accusò le gestioni precedenti di una maxievasione fiscale di milioni di euro.

16 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views