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Renzi: “Pensano di essersi liberati di me ma si sbagliano, andrò nelle scuole e in tv”

L’ex Premier, intervenendo dal palco della Festa dell’Unità a Firenze si è scagliato contro il governo Conte a guida M5s – Lega, chiamando a raccolta i sostenitori del Pd per ritrovare una unione perduta. “È in gioco la stessa tenuta democratica del Paese e chi tace è complice. L’avversario non è dentro ma è fuori di noi” ha sottolineato l’ex segretario Dem.
A cura di Antonio Palma
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"Pensano di essersi liberati di me, ma si sbagliano", così l'ex Premier Matteo Renzi ha annunciato una nuova campagna politica in giro per il Paese contro le politiche del governo  M5s- Lega ma anche per chiamare a raccolta i sostenitori del Pd per l'unità interna. "Andrò a parlare nelle scuole e in televisione", ha annunciato infatti oggi l'ex segretario Dem intervenendo alla Festa dell'Unità a Firenze nel tardo pomeriggio di domenica. Nel suo intervento dal palco con le immancabili slide, l'ex presidente del consiglio è tornato ad attaccare il governo e l'attuale Premier, in primis  sulla vicenda del ponte Morandi di Genova m anche il leader leghista. "Toninelli è un bugiardo e un ministro bugiardo si deve dimettere. Chi è l'avvocato di Aiscat? Giuseppe Conte, che non difende il popolo ma le concessioni autostradali" ha attaccato infatti Renzi, proseguendo: "Ci hanno accusato di tutto e del contrario di tutto, poi hanno preso i nostri 12 decreti legge su Ilva e hanno fatto quello che noi volevamo fare"

"La partita sarà tra noi e il leghismo. E nessuno può tirarsi indietro. Quando c'è un ministro che dice ‘io non restituisco i soldi perché ho i sondaggi' è in gioco la stessa tenuta  democratica del Paese e chi tace è complice" ha sottolineato ancora l'esponente del Pd .  Poi l'invito  all'unità interna del partito a partire da Firenze. "Intanto c'è la battaglia per Firenze. Una battaglia che va combattuta innanzitutto su questo territorio. Battaglia che inizia da questa città. La vittoria di Dario Nardella alle elezioni del prossimo maggio è la vittoria di un modello culturale, politico, umano e sociale" ha spiegato Renzi, aggiungendo: "Prima di tutto chiedo di farla finita con le polemiche interne per metterci tutti a lavorare in modo che Nardella sia sindaco di Firenze. Avremo la Leopolda il 19, 20 e 21 ottobre. Voglio che sia un momento di grande libertà".  "Io ci sono, anche se non sono candidato alla segreteria sono orgoglioso di far parte di questa comunità. L'avversario non è dentro ma è fuori di noi, questo è un appello a tutti il Pd" ha concluso l'ex Premier.

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