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Reggio Emilia, paracadutista finisce sul tetto di una casa e rimane impigliato

Un paracadutista catanese si è aggrovigliato con la sua vela al comignolo di una casa ed è rimasto sospeso nel vuoto. Il ragazzo è stato tratto in salvo dai Vigili del Fuoco.
A cura di Annalisa Cangemi
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Un paracadutista, Riccardo Corsaro, originario di Catania, ha rischiato la vita per un incidente in fase di atterraggio. Era in volo con altri sette amici dell'Associazione nazionale paracadutisti d'Italia, sezione di Como. E' stato tratto in salvo dai vigili del fuoco a Reggio Emilia, dopo essere rimasto impigliato con la sua vela al comignolo di un'abitazione di via Turri. E' successo intorno alle 14.30. Corsaro, forse per una folata di vento, invece di atterrare al Campovolo è finito contro il tetto di una casa e il suo paracadute si è aggrovigliato, facendolo rimanere a penzoloni sospeso nel vuoto. Il ragazzo è rimasto praticamente illeso, ma è stata portata all'ospedale dal 118 per accertamenti.

I carabinieri sono accorsi per coadiuvare le operazioni di salvataggio. Il direttore di lancio, Giorgio Bonati, di Milano, era sull'aereo nel momento del lancio, eseguito da altri due paracadutisti. L'uomo esclude che si sia trattato di un errore di atterraggio: "Il giovane – spiega Bonati – è stato spostato dal vento: una folata lo ha fatto finire impigliato al comignolo della casa". Molti i cittadini della zona che hanno visto dapprima il paracadutista spostarsi verso via Turri e poi scendere di quota fino all'impatto con l'abitazione.

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