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Quirinale, il giorno delle consultazioni. Forza Italia: “Presidente alla quarta votazione”

Gli incontri tra il Presidente del Consiglio ed i partiti per individuare il nome del nuovo presidente della Repubblica: nono sarà un tecnico, ma un politico. Berlusconi salta l’incontro con Renzi. Urla e sputi contro l’ex 5Stelle Rizzetto davanti alla sede del Pd.
A cura di Redazione
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UPDATE – Dura contestazione dei militanti del M5S contro Walter Rizzetto, deputato fuoriuscito dal gruppo – In serata dei militanti grillini hanno contestato gli ex 5stelle giunti al Nazareno per le consultazioni con Renzi. Il gruppo di parlamentari è stato accolto al suo arrivo alla sede dal Pd con sputi, urla e cartelli che chiedevano le dimissioni di quanti hanno lasciato il movimento. In particolare, a farne le spese è stato Walter Rizzetto che, accerchiato dai militanti che gli hanno urlato “venduto, dimettiti”, seppur scortato dalle forze dell'ordine non è riuscito ad entrare nella sede Pd ed è andato via. Su Twitter ha reagito il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: “Una vergogna l'aggressione a Rizzetto sotto il Nazareno, Grillo condanni la violenza a cinque stelle”. Il M5S, intanto, che non ha partecipato alle consultazioni, prepara le Quirinarie: quattro nomi tra cui Prodi.

UPDATE – Forza Italia: un politico alla quarta votazione. Berlusconi non ha partecipato all'incontro di questa sera con Renzi per le consultazioni sul Colle (i due leader si vedranno probabilmente domani) ma alla riunione è andata una delegazione composta da Giovanni Toti, Debora Bergamini, i due capigruppo, Renato Brunetta e Paolo Romani, con i loro vice. Le parole di Paolo Romani al termine della consultazione sembrano far capire che il patto tra i due leader sia destinato a reggere anche alla prova del Colle. Con Renzi – ha spiegato – c'è l'accordo per arrivare a eleggere alla quarta votazione una personalità alta, con capacità politica, non un tecnico. “Un politico non un tecnico che abbia dimestichezza politica e costituzionale. Siamo abbastanza d'accordo sul percorso”, ha detto Romani, che ha spiegato: “Ora ognuno convoca i gruppi e cominciamo a delineare un percorso che si concluderà velocemente, c'è accordo inoltre che il gruppo del Pd e quello del'area moderata possano essere determinanti per l'elezione sabato alla quarta votazione del nuovo presidente”.

UPDATE – Arrivano intanto delle indiscrezioni che confermano l'assenza di Silvio Berlusconi all'incontro del Nazareno: per Forza Italia andranno i capigruppo, mentre il Cavaliere potrebbe incontrare il Presidente del Consiglio Matteo Renzi nella giornata di domani.

UPDATE – Salvini: "Votiamo il nostro nome fin dall'inizio". "Votiamo il nostro nome dalla prima votazione. Purtroppo ha la sfiga di non essere di sinistra", così il leader della Lega Nord Matteo Salvini, dopo l'incontro con Matteo Renzi al Nazareno nell'ambito delle consultazioni per l'elezione del Presidente della Repubblica. "Gli abbiamo detto che non vorremmo Prodi e Amato" ha spiegato il segretario del Carroccio, aggiungendo: "Da quanto ho capito sarà un politico". Del resto prima dell'incontro Salvini aveva affermato: "Oggi andiamo da Renzi per educazione, ben consapevoli che stiamo vivendo una farsa. Speriamo che la manfrina si chiuda prima possibile". Intanto come ha confermato Giacomo Portas dei Moderati lasciando la sede Pd: "Matteo Renzi farà il nome del candidato alla presidenza della Repubblica giovedì all’assemblea dei grandi elettori del Pd".

Con Salvini e Meloni al Nazareno #cosedilavoro

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UPDATE – Alfano: "No a un tecnico e niente novellini". "In modo molto chiaro abbiamo chiesto che il prossimo presidente della Repubblica sia un politico che abbia militato nelle istituzioni, abbia rapporti internazionali e sia un politico. Non è il momento per un tecnico al Quirinale" lo ha dichiarato il leader del Nuovo Centrodestra Ncd, Angelino Alfano, all'uscita dal Nazareno dopo le consultazioni con il Pd per l'elezione del Capo dello Stato. "Siamo in un momento delicato, dunque non possiamo prendere novellini. Preferiamo un politico con una solida esperienza e una figura che abbia zero scheletri nell'armadio" ha sottolineato il ministro dell'Interno annunciando che Ncd e Udc voteranno scheda bianca nelle prime tre votazioni, le uniche in cui è richiesta la maggioranza qualificata.

Con Ncd #cosedilavoro

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Inizia oggi la prima fase delle consultazioni tra il Premier Matteo Renzi e i leader degli altri partiti politici per decidere un nome condiviso per l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Si tratta di un appuntamento chiave soprattutto per scoprire il nome del possibile candidato della maggioranza di governo. Le consultazioni, che si svolgeranno nella sede del Partito Democratico al Nazareno, si sono aperte questa mattina alle dieci con l’arrivo di una delegazione di Scelta Civica, guidata dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, ma proseguiranno tutta la giornata non senza qualche sorpresa. Anche se il M5S è stato l'unico partito ad annunciare di non voler partecipare all'incontro, fonti del Pd infatti confermano che alle consultazioni parteciperà invece un gruppo di fuoriusciti dal movimento che proprio oggi si è arricchito di altri parlamentari.

Altri incontri nei prossimi giorni

Come annunciato dal vicesegretario del Pd, Lorenzo Guerini, l'incontro previsto coi parlamentari fuoriusciti dal Movimento 5 stelle è programmato per le ore 21 al termine di tutti gli altri incontri. Nel corso della mattinata infatti al Nazareno, oltre a Scelta Civica, sfileranno anche le varie delegazioni di Ncd-Udc, Lega Nord, Fratelli d'Italia, Gal Misto-Maie-Api, Psi, Svp-Patt-Union Valdotaine e Idv, mentre nel pomeriggio previsti gli incontri con Popolari per l'Italia, Forza Italia alle 19 e Sel alle 20.15. Per il Pd oltre al premier partecipano all'incontro anche i due capigruppo di Camera e Senato, Roberto Speranza e Luigi Zanda, e i vicesegretari del partito, Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini. Ad ogni modo nuovi incontri tra i partiti per l'elezione del Presidente della Repubblica si saranno sicuramente anche nei prossimi giorni come ha confermato anche il ministro Giannini uscendo dal Nazareno.

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