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Proteste in Siria, la polizia apre il fuoco contro i manifestanti

Continuano le proteste della popolazione in Siria contro il governo di Bachar al Asad. Il regime, nonostante le promesse di riforme, continua una violenta repressione contro i manifestanti. Centinaia i morti.
A cura di Cristian Basile
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Siria proteste

Mentre l’attenzione della comunità internazionale è rivolta alla crisi libica, dove nel frattempo la responsabilità dell’operazione militare “Odissea all’Alba” è passata nelle mani della Nato, continuano in tutto il mondo arabo le manifestazioni di protesta per liberarsi di vecchi e corrotti regimi dittatoriali. Oltre che in Libia, infatti, si registrano numerose proteste nello Yemen e soprattutto in Siria dove le rivolte contro il regime si sono estese in tutto il paese per chiedere le dimissioni del Governo di Bachar al Asad.

Migliaia di manifestanti hanno marciato stamattina nella città di Deraa, nel sud del paese, scenario da vari giorni della violenta repressione della polizia siriana contro le proteste pacifiche che chiedono riforme democratiche e la fine delle violenze perpetrate dalle forze di sicurezza che hanno già causato più di cento morti. Altre manifestazioni si sono tenute nella capitale, Damasco e nella città di Hama, altro simbolo della rivolta, dove nel 1982 ci fu il massacro di migliaia di civili per mano delle forze di sicurezza siriane, sotto il comando del padre dell'attuale presidente.

A Deraa i manifestanti si sono riuniti per assistere ai funerali delle vittime delle proteste antigovernative di questa settimana, represse nel sangue dalla polizia. Così come avvenuto nei giorni scorsi, dopo poche ore si sono sentiti i primi spari con decine di persone terrorizzate che cercavano di scappare dalla piazza dove si stava celebrando la manifestazione. Infatti le forze dell'ordine hanno cer aperto il fuoco contro una di queste marce uccidento almeno 17 persone. Una durissima repressione c'è stata anche a Damasco, dove circa 200 persone, che stavano manifestando per appoggiare le rivendicazioni di Deraa, hanno subito le violente cariche della polizia.

Insomma, nonostante il presidente avesse promesso nuove riforme per garantire maggiori libertà ai cittadini, nel tentativo di placare una possibile rivolta popolare, le uniche risposte che il regime siriano è riuscito a dare alle richieste di libertà del suo popolo sono state la violenza e la repressione.

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