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Variante Omicron, per Speranza sono “ore delicate”, ma “nessuna nuova misura all’orizzonte”

Il ministro Speranza ha detto che per via della nuova variante Omicron queste sono “ore piuttosto delicate”. Ma per il momento il governo non ha in programma nuove misure.
A cura di Annalisa Cangemi
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Per il ministro della Salute Roberto Speranza sono "ore delicate" quelle che il nostro Paese sta vivendo dopo l'individuazione del primo caso di variante del SARS-CoV-2, la Omicron: un cittadino campano, di ritorno dal Mozambico, è risultato poi positivo al Covid, e l'ospedale Sacco di Milano ha sequenziato poi la nuova variante. Al momento sia il paziente zero sia i suoi familiari, poi risultati positivi, sono in buone condizioni.

"Questa nuova variante è un'ulteriore sfida. Dobbiamo mantenere il massimo livello di attenzione e cautela. La scelta di bloccare i voli e vietare gli ingressi va esattamente in questa direzione", ha detto il ministro della Salute in collegamento video con la Festa dell'ottimismo, che si tiene in Palazzo Vecchio, a Firenze, organizzata dal quotidiano Il Foglio.

"Sono ore piuttosto delicate. È chiaro che questa nuova variante è un'ulteriore sfida che arriva ai Paesi europei. È evidente che dobbiamo mantenere il massimo livello di attenzione e cautela. Abbiamo bisogno di tempo per potere studiare, capire meglio l'impatto reale di questa variante. La comunità scientifica internazionale è al lavoro".

"Oggi stiamo parlando ancora di un numero di sequenziamenti limitato, e alcune analisi segnalano comunque un elemento di rischio", per le 32 mutazioni della variante che "possono rappresentare un elemento significativo e questo ci ha portato a prendere le misure che abbiamo preso". 

"Nel frattempo – ha detto ancora il ministro – è evidente che mentre gli scienziati continueranno a lavorare noi dobbiamo cominciare la campagna di vaccinazione, strumento fondamentale, e seguire le norme essenziali imparate in questi mesi, distanziamento, mascherina, lavaggio delle mani, che sono i due pilastri per gestire una fase epidemica che ha numeri non semplici in questo momento. I nostri numeri sono leggermente più bassi, ma non c'è alcun dubbio che siamo ancora in una fase molto delicata". 

Il ministro ha però precisato che "Non sono all'orizzonte ulteriori provvedimenti. Seguiamo l'andamento e faremo valutazioni". 

Super Green pass ha portato a crescita terze dosi

"I numeri sulle terze dosi delle ultime ore sono molto incoraggianti, siamo arrivati a 294 mila richiami nella giornata di venerdì, sono ottimista che questo dato, quando apriremo ad un ulteriore fascia generazione, cresceranno ancora in modo significativo", ha aggiunto il ministro.

"Interessante il dato delle prime dosi, 28.500 nella giornata di venerdì, ci interessa crescere anche su questo fronte. Stamattina alle 7 avevamo l'87,25% in prima, e siamo all'84,5% che hanno completato il ciclo. Abbiamo bisogno di recuperare chi non si è vaccinato, questo è particolarmente importante farlo".

"Sull'impatto della variante abbiamo bisogno di ulteriori verifiche. Dal 15 ottobre l'Italia fa un uso robusto del Green pass. Il nuovo governo tedesco ha annunciato come prima misura questa nostra misura, a dimostrazione che alcune scelte del governo italiano sono state apprezzate anche da altri paesi. Ora abbiamo allargato alcune categorie che hanno l'obbligo vaccinale e l'utilizzo del green pass che sarà obbligatorio anche sui treni locali, regionali e negli alberghi. Valuteremo l'evoluzione epidemiologica e pondereremo eventuali ulteriori misure".

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