12.057 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Una messa dedicata a Carola Rackete, Centinaio (Lega) irritato: “È una pagliacciata”

L’interrogatorio alla procura di Agrigento di Carola Rackete, che deve rispondere ora del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra, è stato rinviato al 18 luglio. Intanto una messa per la comandante, annunciata da un prete di Pavia, irrita il ministro Centinaio (Lega).
A cura di Annalisa Cangemi
12.057 CONDIVISIONI
Immagine

AGGIORNAMENTO: La comandante della nave Sea Watch 3 Carola Rackete avrebbe dovuto sostenere un interrogatorio alla procura di Agrigento, domani, martedì 9 luglio. Ma a causa dello sciopero degli avvocati è stato rinviato al prossimo 18 luglio. Gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, hanno comunicato alla procura l'adesione all'astensione degli avvocati. La capitana al momento è ancora accusata di ‘favoreggiamento dell'immigrazione clandestina' e ‘disobbedienza a nave da guerra'.

Si tratta del primo fascicolo aperto dalla procura per il caso Sea Watch 3, la nave della ong tedesca, battente bandiera olandese, che nella notte tra venerdì 28 e sabato 29 giugno, ha portato a terra i 40 migranti che aveva recuperato in mare, urtando, durante le manovre di attracco, una motovedetta della Guardia di finanza. Rackete, iscritta al registro degli indagati, avrebbe dovuto rispondere alle domande del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella.

Nell'ambito di questo primo procedimento la comandante deve rispondere dei reati di ‘favoreggiamento dell'immigrazione clandestina' e ‘disobbedienza a nave da guerra', come conseguenza della violazione divieto di ingresso in acque italiane, compiuta dalla Sea Watch 3. Una volta condotti i migranti a Lampedusa la giovane comandante era stata arrestata, e la magistratura aveva aperto un secondo fascicolo, quello per ‘resistenza o violenza a nave da guerra' e ‘resistenza a pubblico ufficiale': la trentunenne è rimasta ai domiciliari fino allo scorso 2 luglio, quando il gip del tribunale di Agrigento, Alessandra Vella ha deciso di non convalidare l'arresto, revocando anche la misura degli arresti domiciliari. 

Una messa per Carola

Una messa per Carola Rackete era in programma per venerdì 12 luglio, alle 8.30, nella chiesa di Pieve Porto Morone (Pavia). Don Roberto Beretta, 43 anni, che ha avuto l'idea ha specificato che la funzione sarà celebrata "per Carola Rackete e tutte le donne di coraggio che mettono la Legge di Dio prima della legge degli uomini". La messa dedicata a Carola è stata pensata dopo aver letto due lettere aperte pubblicate venerdì 5 luglio da ‘Avvenire' e scritte da un gruppo di teologi della Facoltà teologica dell'Italia meridionale e indirizzate al Presidente Sergio Mattarella.

Il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, pavese, ha rilanciato la notizia sui suoi social, con toni critici: "Siamo in un paese libero quindi accetto (ma non condivido) la scelta di un prete della mia provincia di celebrare una messa per Carola – ha scritto il Ministro su Facebook – proprio perché siamo in un paese libero mi permetto di consigliare al prete di pensare un pochino di più ai propri parrocchiani anziché fare queste pagliacciate".

"Sono più che convinto della mia decisione. Mi sembra che anche la giustizia ha stabilito che questa donna si sia comportata in maniera lecita", ha replicato al ministro don Roberto Beretta.

Sospesa la messa per la comandante Rackete

Dopo le polemiche la messa è stata sospesa. Ad annunciarlo è stato poco fa don Roberto Beretta, parroco di Pieve Porto Morone. Una decisione presa in seguito ad un colloquio avuto oggi con il vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti: "Pur continuando a pregare incessantemente come cristiano e prete, da solo e con la comunità parrocchiale – ha spiegato don Roberto – per tutti i migranti, per coloro che tra di loro sono morti nei viaggi di terra e di mare in cerca di un futuro umano e per tutti coloro che in nome dei diritti fondamentali di ogni uomo si prestano ad assistere, accogliere e integrare questi nostri fratelli che il Padre celeste assegna alle nostre preoccupazioni come segno dei tempi nel quale ne va del nostro appuntamento con Dio e del futuro della persona umana italiana e occidentale, dopo un confronto con il Vescovo diocesano si è giudicato opportuno sospendere la messa di venerdì prossimo a Pieve".

12.057 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views