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Tutte le nuove ordinanze anti-Covid delle Regioni e dei Comuni

Diverse Regioni (ma anche Comuni) hanno emesso una serie di ordinanze per inasprire le misure in vigore. Mentre si decide quali Regioni potrebbero passare a breve dalla zona gialla a quella arancione (o direttamente a quella rossa) cediamo quali sono i territori che hanno introdotto autonomamente provvedimenti anti-Covid più severi e di che norme si tratta.
A cura di Annalisa Girardi
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Nelle prossime ore diverse Regioni potrebbero passare dalla zona gialla a quella arancione. La situazione epidemiologica in Italia continua ad essere critica e il governo si appresta a introdurre restrizioni più severe in alcuni territori per frenare la curva dei contagi da coronavirus. Nel suo ultimo monitoraggio l'Istituto superiore di sanità invitava però anche gli amministratori locali ad anticipare alcune limitazioni e divieti. E infatti, diverse Regioni (ma anche Comuni) hanno emesso una serie di ordinanze per inasprire le misure in vigore. Vediamo quindi quali sono i territori che hanno introdotto autonomamente provvedimenti anti-Covid più severi e di che norme si tratta.

L'ordinanza di Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia

Veneto, Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia, tre delle Regioni che oggi potrebbero passare dalla zona gialla alla zona arancione, hanno approvato un'ordinanza per limitare gli assembramenti e frenare la curva. Non solo i centri commerciali (come stabilito dall'ultimo Dpcm del governo), ma anche i negozi chiudono nei giorni festivi. Inoltre, negli esercizi commerciali potrà entrare un solo componente per nucleo familiare. Sono poi sospese le lezioni di ginnastica, canto e strumenti a fiato, considerate a rischio elevato. L'attività sportiva e motoria, inoltre dovrà essere svolta nelle aree verdi e periferiche. Non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze principali delle città, nei centri storici o comunque in quelle aree più affollate dove rischiano di crearsi assembramenti. Insieme alle nuove misure, si raccomanda di garantire l'accesso alle strutture di vendita esclusivamente agli anziani nelle prime due ore della giornata.

Le nuove restrizioni in Trentino Alto Adige

In Alto Adige, diventato negli ultimi giorni zona rossa con un'ordinanza autonoma poi confermata anche dal governo, le scuole sono chiuse per una settimana. Si garantirà comunque l'assistenza per i figli di coloro che lavorano nei servizi non essenziali. Si raccomanda comunque lo smart working dove possibile. Nonostante i limiti agli spostamenti, per le coppie non conviventi sarà comunque possibile incontrarsi. Sono però previste ulteriori limitazioni per quanto riguarda l'attività sportiva, da definirsi con Coni e Fisi. Previsti anche test capillari per le imprese, per proseguire con l'attività. Le nuove misure sono in vigore dal 14 novembre.

Anche la Provincia autonoma di Trento ha annunciato una nuova ordinanza, che "prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all'aperto e sulle modalità per fare la spesa".

La nuova ordinanza in Campania

Anche la Campania si appresta a introdurre una nuova ordinanza. Il governatore Vincenzo De Luca ha infatti annunciato "una serie di nuove ordinanze restrittive, per incrementare le misure destinate al contrasto dell'epidemia da Covid, in sintonia con quanto si sta attuando in altre Regioni". In  particolare si attuerebbero delle mini zone rosse in quei Comuni dove si registrano i maggiori focolai di Covid-19, per cui si attiverebbe il blocco degli spostamenti, la chiusura dei negozi (tranne supermercati e alimentari) e il divieto di uscire di casa se non per motivi di salute, lavoro o necessità.

I provvedimenti nelle città

Come anticipato, ci si sta muovendo anche a livello comunale. Nelle grandi città si stanno introducendo delle misure volte a vietare in particolare glia assembramenti nelle aree del centro. A Genova, in Liguria (che si trova nella zona arancione), il sindaco Marco Bucci ha annunciato un'ordinanza per il fine settimana con cui si vieterà "il passeggio in alcune parti della città". Le aree verdi resteranno invece apere, ma verranno effettuati maggiori controlli. "Metteremo personale della Protezione Civile a controllo dei parchi per verificare che si faccia il corretto uso delle mascherine e non ci siano assembramenti".

Anche a Benevento, il primo cittadino Clemente Mastella ha chiuso al pubblico tra il venerdì e la domenica, ma anche nei giorni festivi e prefestivi, le principali strade e piazze dalle ore 18 alle 22. Si può solo accedere o uscire dagli esercizi commerciali, che rimangono aperti, e dalle abitazioni private. Inoltre, sulle panchine della città potranno sedere solo due persone per volta.

In Puglia (zona arancione) a Taranto il sindaco Rinaldo Meucci ha disposto limitazioni agli orari delle esercizi commerciali, chiusi dalle 18 alle 5. In questo stesso orario, inoltre, sono state sospese tutte quelle attività professionali che prevedono il contatto con la clientela, ad esclusione di quelle sanitarie. A Bari, invece, i negozi chiuderanno alle 19, ad eccezione di quelli alimentari e di prima necessità.

A Palermo in Sicilia (zona arancione), Leoluca Orlando ha firmato un'ordinanza che predispone la chiusura delle scuole. "Preso atto del mancato invio di notizie circa lo stato delle strutture ospedaliere a Palermo e della tenuta del sistema sanitario, con possibile ricaduta gravissima sulle condizioni di sicurezza dei cittadini, e preso atto del considerevole aumento dei contagi, ho deciso a malincuore di disporre a partire da lunedì prossimo la chiusura di tutte le scuole dell'obbligo della città", ha comunicato. Resteranno aperte solo le scuole comunali dell'infanzia.

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