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Tutta la storia dell’Air Force Renzi: chi l’ha comprato, quanto costa e chi l’ha usato finora

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato di voler revocare il contratto di leasing per l’Airbus 340-500 stipulato dal suo predecessore Matteo Renzi. Su quello che è stato definito ‘l’Air Force Renzi’ rimangono poche certezze e molto dubbi. Ecco quando è stato comprato, a quale scopo e come e da chi è stato utilizzato finora.
A cura di Stefano Rizzuti
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Matteo Renzi non ha mai utilizzato l'Airbus A340-500
Matteo Renzi non ha mai utilizzato l'Airbus A340-500

È stato etichettato con il nome di ‘Air Force Renzi’, perché a volerlo è stato l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. Oggi il suo successore e attuale capo del governo Giuseppe Conte ha annunciato di voler revocare il contratto di leasing con il quale l’Italia usufruisce di un Airbus 340-500, stipulato tra Alitalia ed Etihad. Una decisione presa per tagliare quelli che il MoVimento 5 Stelle definisce sprechi e per cui anche il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio esulta con un post sul blog delle stelle. Eppure l’annuncio non equivale a una rescissione del contratto: oggi i ministro Danilo Toninelli, Elisabetta Trenta e lo stesso Di Maio hanno chiesto ad Alitalia di risolvere quel contratto che, spiega proprio Toninelli, “prevede quattro voci di spesa: il leasing (81 milioni), la manutenzione (31 milioni), l’handling (12 milioni) e l’addestramento dei piloti (quasi 4 milioni) per un costo complessivo che arriverebbe intorno ai 150 milioni in otto anni”.

L’Airbus 340-500

L’Airbus 340-500 è stato registrato con il numero I-TALY. Si tratta di un aereo usato, con poco più di 12 anni di vita. Etihad l’ha comprato nel 2006 e lo ha poi usato per nove anni fino all’ottobre del 2015, quando ha effettuato il suo ultimo volo ed è stato ritirato dal servizio. Il governo guidato da Matteo Renzi ha quindi deciso di acquistarlo in leasing proprio a fine 2015 e l’aereo è arrivato in Italia a inizio febbraio 2016. L’A340, prodotto da Airbus, è un aereo quadrimotore che viene utilizzato per voli a lungo raggio. L’A340-500 è una delle versioni in cui questo velivolo è stato prodotto.

Da febbraio 2016 l’aereo è stato sistemato in un hangar di Alitalia: proprio la compagnia italiana si occupa della sicurezza e della manutenzione del velivolo. L’equipaggio a bordo è composto da piloti dell’Aeronautica militare. Il nuovo Airbus è stato acquistato in leasing per rispondere a una esigenza, quella di effettuare voli più lunghi senza bisogno di uno scalo tecnico per il rifornimento di carburante. L’A340-500 ha una autonomia di 16.600 chilometri, mentre l’altro aereo utilizzato per i voli del presidente del Consiglio italiano (un Airbus A319CJ) ha una autonomia di circa 8.600 chilometri.

Come specificato da Alitalia, l’Airbus 340-500 è a disposizione del governo italiano e viene destinato al servizio dei voli di Stato. Il velivolo è concesso in leasing da Etihad ad Alitalia che si occupa anche della manutenzione. Poi Alitalia ha stipulato un nuovo contratto di leasing con il ministero della Difesa, secondo quanto dichiarato nel 2016 dalla stessa compagnia aerea.

I costi dell’Airbus 340-500

Una delle grandi incognite sull’Airbus acquistato in leasing dal governo italiano riguardava il costo di questa operazione. Molte sono state le ipotesi fatte negli anni. Il Corriere della Sera ha ricostruito nel 2016, a qualche mese dall’arrivo dell’aereo governativo, la vicenda. Spiegando che per la vendita di un velivolo del genere (usato) i valori di mercato sono intorno ai 18 milioni di euro al massimo. Alcuni esperti spiegavano che in media vengono pagati 15 milioni di euro. Una delle ipotesi fatte è che il costo fosse di circa 40mila euro al giorno: ipotesi difficilmente credibile, secondo gli esperti, perché vorrebbe dire un prezzo annuale di sei o sette volte superiore al valore di mercato. Mediamente, spiega ancora il Corriere, il costo del leasing per questi aerei – sulla base dei prezzi degli Airbus A340-500 noleggiati globalmente – varia tra i 230 e i 294mila euro l’anno. A queste cifre vanno aggiunte altre spese, come quelle per la sicurezza di un volo di Stato o, anche, per l’installazione del wi-fi a bordo che può costare fino a 450mila euro.

Altri giornali come Repubblica hanno spiegato come la tappezzeria sull’aereo è in realtà rimasta quella inizialmente prevista da Etihad Airlines, lasciando così intuire che il governo non abbia effettuato ulteriori spese per il riallestimento del velivolo. L’utilizzo di un aereo di questo tipo non è comunque una rarità per i voli di Stato: la cancelliera tedesca Angela Merkel ha a disposizione un Airbus 340. Mentre la presidenza francese può disporre di un Airbus 330 di proprietà.

Renzi non ha mai usato l'A340-500: Gentiloni sì

Ultima questione: l’utilizzo dell’aereo da parte dell’ex presidente del Consiglio Renzi. Oggi lo stesso senatore del Pd sottolinea di non aver mai usato quell’aereo. L’Airbus – spiega – “era l’aereo per le missioni internazionali delle imprese. Era un mezzo a servizio delle nostre politiche di rilancio dell’export. Non è un caso se io non ci ho mai messo piede: usavo lo stesso aereo che hanno usato tutti i premier”. E difatti Renzi quell’aereo non l’ha mai usato. L’unico presidente del Consiglio a utilizzarlo – e solo in un’occasione, per la missione in Stati Uniti e Canada nel 2017 – è stato Paolo Gentiloni. In quell’occasione l’aereo venne anche aperto – a pagamento – ai giornalisti che viaggiavano con l’inquilino di Palazzo Chigi.

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