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La Camera respinge la mozione di sfiducia a Matteo Salvini: 211 voti contrari, 129 favorevoli

La Camera ha respinto la mozione di sfiducia a Matteo Salvini. Non sono bastati i numeri dell’opposizione per approvarla: a votare a favore c’erano i firmatari della mozione – quindi Azione, Pd, M5s e Avs – ma anche Italia Viva.
A cura di Annalisa Girardi
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Con 211 voti contrari contro 12o favorevoli la Camera ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti di Matteo Salvini. La mozione era stata presentata da Azione dopo le elezioni in Russia e sostenuta anche dalle altre forze di opposizione. Il Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e il Movimento Cinque Stelle avevano deciso di sottoscriverla, al contrario di Italia Viva che però ha comunque annunciato di votare a favore nel caso del leader leghista. In particolare la mozione, a prima firma Matteo Richetti, contesta i rapporti tra il partito di Salvini e quello di Vladimir Putin, Russia Unita.

Tra i due è stato stretto un accordo nel 2017. Un'intesa che sarebbe stata "automaticamente rinnovata il 6 marzo 2022, successivamente, quindi, all'invasione russa dell'Ucraina", si legge nel testo della mozione, senza che Salvini "agisse mai formalmente al fine di interrompere il rapporto di collaborazione con l'entità politica" del presidente russo.

La Lega, da parte sua, si è difesa affermando che "la guerra ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia" e che "i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina".

La mozione è stata sottoscritta, oltre che da Azione, anche da Pd, M5s e Avs. Italia Viva, pur non apportandovi la firma, ha comunque votato a favore, anche se i numeri non sono bastati all'opposizione. Matteo Renzi in mattinata, mentre si insediava l'Aula, aveva spiegato: "Votiamo sì alla sfiducia a Salvini perché contesta il posizionamento politico di Salvini sulla Russia – ha scritto Renzi in un tweet – Ci scappa da ridere a pensare che questa mozione sia firmata anche dal Movimento Cinque Stelle – che era ospite dei congressi del partito di Putin esattamente come la Lega – e da Giuseppe Conte, che ha fatto entrare i soldati russi in Italia senza alcuna logica. Ma noi facciamo politica e dunque l'ipocrisia grillina non ci interessa"

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