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Mozione di sfiducia a Salvini, Lega: “Accordo con Putin non ha più valore dopo l’invasione dell’Ucraina”

La Lega minimizza l’accordo con Putin e con il suo partito Russia Unita, per il quale le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia a Salvini: “I propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l’invasione dell’Ucraina”, si legge in una nota del Carroccio.
A cura di Annalisa Cangemi
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Mentre il Parlamento si prepara a votare la mozione di sfiducia a Salvini sui rapporti tra il Carroccio e il partito Russia Unita, e in particolare sull'accordo che il partito del vicepremier e ministro dei Trasporti ha siglato con il partito di Putin nel 2017, la Lega si difende: "Come già ribadito, i propositi di collaborazione puramente politica del 2017 tra la Lega e Russia Unita non hanno più valore dopo l'invasione dell'Ucraina. Di più. Anche negli anni precedenti non c'erano state iniziative comuni", si legge in una nota appena diffusa, che sottolinea come "la linea del partito è confermata dai voti in Parlamento: dispiace che l'Aula debba perdere tempo per polemiche inutili e strumentali innescate dall'opposizione", si legge ancora con riferimento proprio alla mozione di sfiducia che domani arriva a Montecitorio.

"La guerra – aggiungono dalla Lega – ha totalmente cambiato i giudizi e i rapporti politici con la Russia, che prima dell'invasione era un importante interlocutore di tutti i governi italiani: lo dimostrano, per esempio, i 28 accordi multimiliardari siglati a Trieste nel novembre 2013 dall'esecutivo di Enrico Letta alla presenza di Vladimir Putin, la missione dell'allora Premier Matteo Renzi a San Pietroburgo nel giugno 2016 per ‘intese da oltre un miliardo', gli accordi di Sochi siglati dall'allora premier Paolo Gentiloni e Vladimir Putin nel maggio 2017, la missione in Russia del giugno 2017 dell'allora ministro Carlo Calenda per confermare contratti da almeno 4 miliardi. Il tutto senza dimenticare che perfino importanti gruppi editoriali italiani hanno siglato accordi con la Russia per distribuire in Italia alcuni allegati".

La mozione è stata presentata da Azione di Carlo Calenda, e sottoscritta dai leader di Pd, M5s e Avs. "Matteo Salvini deve una risposta al popolo italiano che merita di sapere se il vicepremier del nostro Governo ha ancora in essere un accordo politico con Vladimir Putin. Se sì, ne assumiamo le conseguenze, in caso contrario faccia vedere gli atti di quella disdetta", ha affermato la vicecapogruppo di Azione-Per-Renew alla Camera, Elena Bonetti intervenendo a Start su Sky Tg24.

"Quella dei rapporti tra Salvini e il partito di Putin è una vicenda grave – ha proseguito Bonetti – ed è grave il silenzio di tutta la maggioranza. Matteo Salvini e Lega hanno firmato nel 2017 con il partito di Putin un accordo politico rinnovato nel 2022. Noi oggi ci troviamo con la Russia che ha invaso l'Ucraina, una situazione estremamente drammatica nei confronti dell'intera Europa e il vicepremier del governo italiano che è in accordo con il partito di Putin".

"Se l'accordo è ancora in essere è un problema grave, non per la Lega, ma per l'Italia" ha concluso Bonetti.

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