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Turismo, in arrivo alloggi per i lavoratori del settore: il piano da 120 milioni di euro del Governo

Il governo ha approvato uno stanziamento complessivo di 120 milioni di euro per realizzare e riqualificare alloggi destinati ai lavoratori del turismo e dei servizi di ristorazione, le cosiddette staff house, con l’obiettivo di rispondere all’emergenza abitativa e favorire l’occupazione giovanile. La misura prevede case a canone calmierato e contributi per l’affitto, nell’ambito di un più ampio Piano Casa.
A cura di Francesca Moriero
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Affitti proibitivi e carenza di alloggi sono, da anni, tra i principali freni allo sviluppo del turismo e dei servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione in Italia. Nelle zone ad alta intensità turistica, l'alto costo dei canoni e la scarsa disponibilità di appartamenti per chi accetta incarichi stagionali rendono sempre più difficile per molti lavoratori, soprattutto giovani e qualificati, accettare proposte nel settore. Ora, una nuova misura varata dal Consiglio dei Ministri potrebbe segnare una svolta: l'obiettivo è destinare 120 milioni di euro alla creazione e alla riqualificazione di alloggi riservati al personale dei comparti turistico-ricettivo e della ristorazione, le cosiddette staff house, e al contempo fornire contributi per aiutare a coprire i costi dei canoni di affitto. Lo stanziamento sarà così diviso: 44 milioni per l'anno corrente, 38 per il 2026 e altri 38 per il 2027.

L'iniziativa avrebbe l'obiettivo dichiarato di rendere più attrattivo e accessibile un lavoro stagionale che nel tempo è divenuto meno competitivo e meno appetibile per molti giovani. L’intento sarebbe duplice: garantire ai lavoratori condizioni di vita più dignitose e vantaggiose e offrire agli imprenditori strumenti più efficaci per attrarre e mantenere personale qualificato.

Cosa prevede il piano del Governo: housing sociale e contributi per l'affitto

Il finanziamento, almeno da obiettivo dichiarato, verrà utilizzato per la realizzazione e alla ristrutturazione di alloggi a disposizione dei lavoratori, sia all’erogazione di contributi per sostenere i costi dei canoni di locazione. L'obiettivo sarebbe insomma duplice: garantire soluzioni abitative a condizioni vantaggiose e assicurare un contesto di lavoro e di vita più attrattivo per chi opera nel turismo e nell’accoglienza; si tratterebbe di una norma contenuta nel decreto legge del Mef dal titolo "Disposizioni urgenti per il finanziamento di attività economiche e imprese" e pensata per generare ricadute positive sul piano sociale, economico e occupazionale. L'intenzione è insomma quella di attrarre giovani qualificati e rilanciare un comparto che soffre di carenze strutturali e di personale.

Il Piano Casa e l'impegno del governo

La misura rientrerebbe nel quadro più ampio del Piano Casa, strumento con cui l'esecutivo intende fronteggiare l'emergenza abitativa dei giovani e dei lavoratori stagionali; come ha spiegato la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, si tratterebbe di una "doppia valenza" fondamentale: permettere ai lavoratori di accedere ad alloggi a condizioni calmierate e fornire un supporto reale agli imprenditori, agevolandoli nel reclutamento e nel mantenimento dei collaboratori.

Le parole della Ministra Santanchè e i prossimi passi

"Si tratta di una misura innovativa", ha chiarito Santanchè, "pensata per incentivare i giovani a cercare lavoro nel turismo e aiutare le imprese a superare la carenza di personale stagionale. Questo porterà vantaggi sul piano economico, sociale e occupazionale, con ricadute positive per lavoratori e imprenditori". La Ministra avrebbe poi inoltre confermato che il decreto attuativo verrà scritto e approvato entro trenta giorni e che i primi contributi potranno arrivare già a partire dal mese di ottobre.

Come funzionerà la nuova norma

Il decreto stabilirà poi nel dettaglio le regole per accedere alla misura: indicherà le tipologie di costo ammesse, le categorie dei beneficiari e le modalità di assegnazione; le nuove regole prevederanno poi un periodo minimo di disponibilità degli alloggi pari ad almeno cinque anni e una riduzione dei canoni di locazione di almeno il 30% rispetto ai valori di mercato. Si tratta di parametri chiave per garantire che le risorse messe a disposizione dal governo producano effetti positivi e duraturi sul contesto lavorativo dei settori interessati.

Le reazioni di Confindustria e Federterme

La nuova norma sarebbe stata accolta positivamente dalle imprese. Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha commentato che per attrarre talenti è fondamentale fornire loro un alloggio adeguato e che la misura varata dal governo rappresenta una risposta chiara e necessaria a un problema molto sentito nel comparto alberghiero e turistico. Analoga soddisfazione è stata espressa da Federterme Confindustria, per voce del presidente Massimo Caputi, che ha definito l’iniziativa "tanto attesa quanto necessaria" per rispondere alla grave carenza di alloggi accessibili per chi è costretto a spostarsi frequentemente e opera in un mercato penalizzato dal caro affitti e dal dilagare dei contratti a breve termine.

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