La Lega spinge sul terzo mandato ma FI è contro, Fedriga: “C’è chi vuole eliminare l’avversario per legge”

La Lega torna a insistere sul terzo mandato ai presidenti di Regione, una battaglia su cui nessuno nella maggioranza sembra intenzionato a seguire il Carroccio. Oggi alla commissione Affari costituzionali del Senato è scaduto il tempo per presentare gli emendamenti a un disegno di legge che riguarda i consiglieri regionali (avrebbe dovuto scadere la settimana scorsa, ma proprio la Lega aveva chiesto un rinvio per cercare un accordo con FdI e FI che non è arrivato). All'ultimo i senatori leghisti hanno depositato una proposta che introdurrebbe la possibilità, per i governatori, di essere eletti per tre mandati invece di due. Ma le possibilità che passi sono quasi nulle, tanto che il presidente del Friuli-Venezia Giulia Fedriga ha attaccato: "C'è chi vuole eliminare gli avversari per legge".
Qualche giorno fa il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, di Fratelli d'Italia, non aveva escluso un'intesa: "Siamo disposti a ragionare, vedremo se la Lega presenterà qualcosa". Ma l'accordo non è arrivato, nonostante la settimana in più di tempo. Specialmente da Forza Italia non era arrivata alcuna apertura, e senza i voti di FI nessuna proposta può essere approvata.
L'iniziativa della Lega potrebbe quindi essere, più che altro, simbolica. Il testo dell'emendamento – che non è firmato dal capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo – è sostanzialmente identico a quello delle altre proposte presentate in passato. Si interviene sulla legge del 2004 che afferma la "non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo" per i presidenti di Regione, e si alza il limite a tre per tutte le Regioni a statuto ordinario (per quelle a statuto speciale si esprimerà la Corte costituzionale, con il caso del Trentino che ha diviso il governo).
Questo ‘salverebbe' i leghista Attilio Fontana in Lombardia, ma soprattutto il presidente del Veneto Luca Zaia, che potrebbe ricandidarsi alle elezioni regionali in programma quest'anno. Lo stesso Zaia, uno dei principali sostenitori del terzo mandato, si è limitato a commentare: "Il Parlamento è sempre sovrano, vedremo cosa accadrà". Ben più duro è stato il suo collega di partito Massimiliano Fedriga.
Il presidente del Friuli-Venezia Giulia ha usato parole dure che sono sembrate rivolte soprattutto a Forza Italia, cioè al partito che più si oppone al terzo mandato: "Se c'è qualcuno che vuole vincere facendo fuori l'avversario e dicendo che non si può candidare, è legittimo. Io vorrei vincere in realtà confrontandomi con l'avversario e magari essere scelto dai cittadini e non invece eliminare l'avversario per legge". Fedriga ha concluso dicendo che "la maggioranza farà il suo percorso e ognuno si prenderà le sue responsabilità".
Come detto, è probabile che la proposta sarà bocciata o respinta in altro modo, a meno che non ci siano improvvisi cambi di posizione da parte di Forza Italia. Finora, il partito di Antonio Tajani si è sempre opposto con convinzione alla riforma. Considerando il modo in cui la Lega ha contrastato duramente la proposta di FI sulla cittadinanza, non sembra che ci sia margine per ripensamento.
Anche Fratelli d'Italia ha oscillato negli ultimi mesi tra il ‘no' e aperture poco convinte. Oggi il presidente del Senato Ignazio La Russa ha detto che il terzo mandato "è tramontato", anche se ha aggiunto: "Non so se è un tramonto o un'eclissi".
Le opposizioni, da parte loro, non dovrebbero essere messe in difficoltà su questo punto. Anche se in passato parti del Pd avevano appoggiato l'idea del terzo mandato, è impensabile che i dem trovino una linea comune con la Lega sul punto. Lo ha confermato il capogruppo al Senato Francesco Boccia: "Dal punto di vista tattico l'emendamento della Lega sul Terzo mandato è come i missili dell'Iran sulle basi Usa in Qatar. Li avevano avvertiti, diciamo… La posizione del Pd in ogni caso non cambia, votiamo contro". I senatori dem in commissione Affari costituzionali hanno definito l'iniziativa della Lega una "provocazione".