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Terza dose di vaccino, in Lazio si comincia questa settimana: in arrivo la circolare del ministero

In Lazio le somministrazioni della terza dose di vaccino anti Covid cominceranno già questa settimana con i pazienti trapiantati. E, sempre a giorni, dovrebbe arrivare la circolare del ministero della Salute che, dopo il via libera dell’Aifa, ne determina le modalità. L’idea comunque, come anticipato dal ministro Roberto Speranza, è di iniziare dalle persone immunocompromesse per poi passare ad altre fasce fragili, come over 80, o particolarmente esposte al rischio, come i sanitari. Poi si ragionerà per l’intera popolazione.
A cura di Annalisa Girardi
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In Lazio si comincia già questa settimana. I pazienti trapiantati saranno i primi a ricevere la terza dose di vaccino anti Covid e c'è attesa per la circolare del ministero della Salute con tutte le indicazioni sulla somministrazione. Il ministro Roberto Speranza ha spiegato che è questione di giorni: entro la settimana dovrebbe quindi arrivare il documento del ministero che, dopo il via libera dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) detterà le modalità con cui procedere. Il ministro ha sottolineato che la terza dose di vaccino, anche secondo quanto raccomandato dagli esperti, verrà somministrata con priorità alle "persone con fragilità immunitaria", cioè pazienti "oncologici e trapiantati".

Ed è proprio da questi ultimi che si partirà con le somministrazioni in Lazio, già da questa settimana. Ieri il governatore della Regione, Nicola Zingaretti, ha infatti annunciato sui social: "Il Lazio parte con la terza dose di vaccino. Dalla prossima settimana iniziamo con chi ha ricevuto un trapianto e che saranno contattati dal sistema sanitario regionale. Continuiamo a mettere in sicurezza la vita e il futuro". Un tweet che ha anche visto la risposta del virologo Roberto Burioni, il quale ha commentato: "Complimenti presidente. Se i vaccini ci sono io partirei subito anche con i sanitari. Le assenze per quarantena potrebbero essere un problema".

Per quanto riguarda il resto del Paese, si attende la circolare del ministero. Secondo quanto anticipato dal direttore della Prevenzione al ministero, Gianni Rezza, si tratterà di un documento generico a cui seguiranno "note tecniche e dettagli per la migliore definizione delle categorie di immunocompromessi", per poi passare ad altre fasce fragili, come gli over 80, o particolarmente esposte al rischio, come i sanitari.

La prima fase, intanto, dovrebbe riguardare circa 2,3 milioni di persone, secondo quanto segnalato dalla Rete Nazionale Trapianti e dal sito Epicentro dell'Istituto superiore di sanità. Una volta completate le fasce indicate, si ragionerà se procedere anche con l'intera popolazione. Su questo punto Speranza si è limitato ad affermare: "Ci confronteremo e vedremo se l'evidenza scientifica renderà indispensabile una terza dose anche per gli altri. Io penso che sia probabile, ma non abbiamo certezze assolute, le verificheremo". Il membro del Comitato tecnico scientifico Sergio Abrignani, in un'intervista con La Stampa, ha invece assicurato che entro il 2022 tutti gli italiani avranno ricevuto la terza dose. "La circolare del ministero non c'è ancora, ma l'orientamento è dare la terza dose a tutti gli italiani nel 2022", ha detto, per "ripristinare l'efficacia del vaccino".

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