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Tajani: “Posizione del governo su Russia è chiara, ma frasi di Salvini non minano coesione cdx”

“Quella di Matteo Salvini non è una frase che mina la coesione del centrodestra. La posizione del governo è molto chiara: le elezioni russe, soprattuto nelle aree occupate sono illegittime”: lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
A cura di Annalisa Girardi
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Non si esauriscono le polemiche sulle frasi di Matteo Salvini dopo le elezioni in Russia, secondo cui "quando un popolo vota ha sempre ragione". Tanto da costringere anche il ministro degli Esteri – nonché l'altro vicepremier, Antonio Tajani – a intervenire per ribadire la posizione del governo: "La posizione del governo è molto chiara. L'ha ribadita il presidente del Consiglio ieri sera. Le elezioni, soprattuto nelle aree occupate sono illegittime", ha detto, ospite di Radio 24. Per poi aggiungere: "Poi Putin rimane il presidente della Federazione russa, ma sicuramente il modello democratico non è lo stesso modello dell'Italia e dei Paesi Ue. Con i militari nelle cabine con urne trasparenti è una democrazia sicuramente singolare".

Secondo il segretario di Forza Italia, comunque, le parole di Salvini non hanno aperto brecce nella maggioranza: "La maggioranza è coesa, quella di Salvini non è una frase che mina la coesione del centrodestra, i problemi semmai sono nell'altro campo, non nel nostro", ha detto, sottolineando che "ogni forza politica ha delle posizioni che possono essere differenti", ma nel caso del centrodestra "non c'è divergenza e in Parlamento abbiamo sempre votato nella stessa maniera".

Tajani ha quindi ripetuto che il sostegno italiano all'Ucraina "non è mai stato in discussione". E ancora: "Siamo in prima linea nel sostengo a un Paese attaccato dalla Federazione russa, anche sed non siamo in guerra con la Russia. Abbiamo sempre detto che la Russia non è Putin e Putin non è la Russia. Noi vogliamo che si arrivi alla pace, siamo pronti a sostenere tutte le iniziative, ma non si può mettere in discussione il diritto internazionale, il Cremlino deve rispettare le regole".

Soffermandosi sempre sulle principali questioni di politica estera, Tajani ha anche parlato del recente viaggio della presidente del Consiglio in Egitto, facendo alcune precisazioni sulle polemiche che ci sono state per le parole di Meloni sul processo Regeni. Parlando quindi dell'accordo in tema migratorio, il ministro ha detto: "Ho sempre detto che non hanno nulla a che vedere con il processo Regeni, che deve andare avanti, deve essere fatta luce. Ricordo che questo governo è quello che ha ottenuto la possibilità per Patrick Zaki di venire in Italia. Credo che il ruolo del dialogo sia fondamentale".

Tajani ha infine concluso: "Nel caso Regeni abbiamo sempre detto che bisognava andare fino in fondo, ma il procedimento penale in corso non ha nulla a che vedere con gli accordi. In ogni incontro che ho avuto anche io con Al-Sisi ho sempre ribadito l'importanza dell'azione che sta facendo la magistratura italiana per scoprire la verità sull'omicidio Regeni".

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