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SwissLeaks: tra gli italiani con conti in Svizzera anche Civati, Davide Serra e Stracquadanio
L’esponente del Partito Democratico ha spiegato: “Di tutta questa storia non avevo alcuna informazione”. Il conto era stato aperto da suo padre.
A cura di
Davide Falcioni
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Ci sono anche due parlamentari italiani nella lista Falciani: stando alle carte visionate dall'Espresso tra i conti segreti detenuti presso la filiale della banca HSBC di Ginevra da 7.499 cittadini italiani – per un totale di 7 miliardi e 452 milioni di dollari depositati – ci sono anche un paio di Vip della politica e un uomo d'affari vicino al Presidente del Consiglio: si tratta di Giuseppe Civati, deputato del Partito Democratico; Giorgio Stracquadanio, morto il 31 gennaio 2014 ma ex parlamentare di Forza Italia; e infine Davide Serra, imprenditore italiano piuttosto vicino alla politica. I dati si riferiscono al biennio 2006-2007 e vennero copiati e consegnati alla magistratura spagnola e francese dal tecnico informatico, dipendente di HSBC, Hervè Falciani.
Il nome certamente più di spicco è quello di "Pippo Civati", nel 2013 candidato alla segreteria del Partito Democratico e leader dell'area di sinistra del PD: il suo nome è collegato a una somma di "soli" 6.589 dollari di cui il titolare è il padre Roberto, giù amministratore alla Radaelli Tecna, azienda milanese. Il democratico, contattato da L'Espresso, ha spiegato che il conto venne aperto nel 1994 "(quando avevo diciannove anni) indicandomi come procuratore, insieme a mia madre (in quanto eredi, per il caso in cui fosse mancato). Di tutta questa storia non avevo alcuna informazione e quanto ho ricostruito dopo la telefonata del giornalista Paolo Biondani de l'Espresso è che: il conto non ha mai superato i 10.000 euro, si è estinto nel 2011 (essendosi azzerato a causa delle spese di tenuta) e non risulta su di esso alcuna movimentazione". Civati ha precisato di non aver mai utilizzato quei capitali che, comunque, non erano detenuti in maniera illegale.
Per quanto riguarda Giorgio Stracquadanio, ex parlamentare di Forza Italia scomparso a gennaio del 2014, la situazione è diversa: dalle carte risulta che sul conto HSBC nel 2007 vi fossero 10milioni e 700mila dollari, ma i familiari – contitolari del conto – ha preferito non commentare. L'ex forzista e radicale era noto per le sue posizioni garantiste e per aver fatto più volte visita in carcere al boss mafioso Vittori Mangano negli anni '90. Visite per cui Stracquadanio non richiedeva il permesso ai giudici.
Per finire c'è Davide Serra: imprenditore, amministratore delegato del fondo Algebris, il finanziere con base a Londra e da 18 anni residenza fiscale all'estero ha fatto sapere tramite un portavoce di essere effettivamente titolare di un conto HSBC "in totale trasparenza e in accordo con il sistema fiscale inglese". Serra è salito alla ribalta per il suo sostegno al presidente del Consiglio Matteo Renzi: all'ultima Leopolda si espresse in favore di una limitazione al diritto di sciopero nella Pubblica Amministrazione.