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Super Green pass, il nodo dei controlli: perché potrebbe scendere in campo l’esercito

Dal 6 dicembre al 15 gennaio il Green pass sarà richiesto anche sui mezzi del trasporto pubblico locale. Ancora da sciogliere il nodo dei controlli, che potrebbero essere affidati ad agenti e militari.
A cura di Annalisa Cangemi
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Con il Super Green pass, in vigore dal 6 dicembre al 15 gennaio, ci saranno restrizioni per i non vaccinati. Senza il super certificato non si potrà entrare in molto luoghi della socialità, compresi bar e ristoranti al chiuso, ma anche, cinema, teatri, musei. Una stretta necessaria, in vista del periodo natalizio, pensata per garantire l'apertura delle attività.

Le nuove regole prevedono l'introduzione del Green pass base, cioè quello che si ottiene con tampone molecolare e test antigenico, anche per il trasporto pubblico locale, e cioè metropolitana e autobus. Anche se nella bozza del decreto non si fa esplicito riferimento al pass, con la struttura che fino ad ora abbiamo utilizzato. Altra novità riguarda l'utilizzo del pass ‘semplice' anche sui treni regionali, e si mantiene l'uso, già previsto, del pass per il traporti a lunga percorrenza, treni e aerei.

L'applicazione della norma però è tutt'altro che facile: come garantire il possesso della certificazione verde sui mezzi pubblici, notoriamente molto affollati soprattutto nelle ore di punta? La bozza del provvedimento non lo esplicita. Il controllo non spetterà comunque ai controllori, che di solito sono addetti alla verifica del titolo di viaggio. L'idea è quella di impiegare le forze dell'ordine, che potrebbero effettuare controlli a campione. Il rischio è però che possano esserci rallentamenti nel servizio.

Il tema è stato posto anche dal sindaci di Torino Stefano Lo Russo, in un'intervista a Repubblica. "Il tema dei controlli è molto rilevante e non può essere demandato completamente ai sindaci, o alle aziende di trasporto per quanto riguarda l’obbligo di Green pass introdotto anche per accedere ai mezzi pubblici e alle metropolitane. Servono risorse economiche, normative e dotazioni tecnologiche. In questo è fondamentale un aiuto da parte del governo. I tempi sono stretti e richiedono un investimento importante. Alcune realtà come ad esempio il Politecnico di Torino hanno chiesto ai dipendenti di caricare il proprio Green pass sul portale e all’ingresso il sistema collega il badge al certificato concedendo una sorta di semaforo verde a chi è in regola. Molto utile, ma è un procedimento pensato per un numero comunque limitato e pre determinato di persone, immaginare di trasferirlo sui tornelli della metropolitana nell’immediato temo sia impraticabile".

"Non è pensabile chiedere da un giorno all’altro ai controllori del trasporto pubblico di verificare sistematicamente, oltre ai titoli di viaggio, anche il passaporto vaccinale. Quindi credo si dovranno studiare verifiche diverse, a campione. Tuttavia, ritengo che la chiave sia puntare sul senso civico delle persone. Si possono predisporre controlli a tappeto, ma toccherà molto al senso di comunità delle persone fare la propria parte per la salute pubblica".

I controlli a campione, anche per locali e ristoranti, potrebbero essere affidati dunque agli agenti di polizia e a militari dell'operazione Strade sicure. Per il personale in questione potrebbero essere previsti turni prolungati, con remunerazione maggiorata, pagati con stanziamenti per lo straordinario. È stato lo stesso presidente del Consiglio Draghi ad annunciarlo in conferenza stampa: "Le forze di sicurezza andranno mobilitate in maniera completa, piena. Bisogna muoversi sui controlli, vanno rafforzati". Per una soluzione si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sul Super Green pass. A quel punto il Viminale, di concerto con il ministero dei Trasporti, potrebbe pubblicare una circolare. La ministra Luciana Lamorgese la prossima settimana dovrebbe mettere a punto insieme ai prefetti le linee guida nazionali dei piani di verifiche provinciali, che dovrebbero anche contenere le indicazioni sul numero di agenti impiegati per questo servizio. Il piano del ministero prevede nelle prime settimane controlli a tappeto, soprattutto nelle zone più ‘calde' della movida, per poi passare a controlli a campione.

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