5.142 CONDIVISIONI
Elezioni politiche 2022

Studenti picchiati al comizio di Meloni a Cagliari: “Calci ai minorenni dalla Guardia di Finanza”

La denuncia arriva dall’associazione indipendentista sarda A innantis!, presente al comizio di Giorgia Meloni a Cagliari: “Cariche e calci da parte della Guardia di Finanza contro i ragazzi lì presenti, con l’aggiunta di due arresti”.
A cura di Tommaso Coluzzi
5.142 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Il comizio di Giorgia Meloni a Cagliari è destinato a far discutere. Non solo per il contestatore che è riuscito a salire sul palco con una bandiera arcobaleno, con il video che ha fatto il giro d'Italia e la leader del centrodestra che ha accettato il confronto, enfatizzando il momento e condividendolo sui suoi social, con tanto di complimenti successivi ai fatti tra lei e il manifestante. Ma a Cagliari ci sono stati anche diversi momenti di tensione tra le forze dell'ordine e altri manifestanti, arrivati nel capoluogo sardo per contestare la leader di Fratelli d'Italia. I video che circolano sui social mostrano gli scontri che si sono consumati durante il comizio.

C'erano anche i ragazzi dell'associazione indipendentista A innantis!, che hanno spiegato di essere lì per "un'idea di Sardegna basata sull'indipendenza nazionale dei sardi e su una visione di società alternativa alla destra, una società in cui sono garantiti i diritti di ognuno di noi". Sono stati loro stessi a riprendere quanto accaduto e denunciarlo con un lungo post sui social: "Stasera siamo scesi in Piazza del Carmine insieme a tanti altri coetanei, indipendentisti e attivisti per i diritti civili, durante il comizio di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia – hanno scritto – La nostra intenzione era presenziare in maniera pacifica, contro una politica che nei confronti dei sardi non ha alcun interesse se non quello dello sfruttamento".

"Non appena la bandiera arborense è stata sventolata, gli agenti della polizia ci hanno bloccati, spiegandoci che ‘per rispetto della democrazia' la contestazione era vietata. L’Italia si proclama tanto un Paese democratico e garante della libertà d’espressione, tuttavia oggi è stato dimostrato ben altro verso chi desiderava esprimere in modo pacifico il proprio dissenso, specialmente minorenni – hanno continuato i ragazzi – La risposta ai cori di alcuni ragazzi, è stata la violazione dei diritti umani e della democrazia: cariche e calci da parte della Guardia di Finanza contro i ragazzi lì presenti, con l’aggiunta di due arresti".

"Siamo stati allontanati dalla scena e più volte ci è stato richiesto di abbassare la bandiera arborense ‘per motivi di sicurezza' mentre sotto il palco decine di tricolori (con aste ben più grosse e lunghe) sventolavano incessantemente – hanno aggiunto – Anche oggi abbiamo assistito a come il dissenso pacifico contro il politico italiano di turno è problematico, ma è lecito prendere a calci e nascondere i simboli di libertà di indipendentisti e attivisti. Tutto questo mentre in piazza per bocca della Meloni si parlava di sicurezza e migranti importati per volontà misteriose. Mentre da un lato la Nazione sarda protestava pacificamente, dall’altro l’Italia ha espresso la sua forza repressiva. Per chi crede che i sardi siano liberi sotto il governo italiano eccovi una prova che così non è".

5.142 CONDIVISIONI
790 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views