Stipendio statali, a giugno scatta l’aumento una tantum in busta paga fino a 400 euro: chi lo avrà

A giugno 2025, dopo sei mesi di attesa, il nuovo meccanismo del taglio del cuneo fiscale entrerà in vigore anche per i dipendenti statali con un reddito complessivo fino a 40mila euro. Questo significa che, come anticipato nelle scorse settimane, chi rispetta i requisiti per beneficiare del taglio vedrà un leggero aumento in busta paga. Ma soprattutto, grazie al recupero degli arretrati, si vedrà elargire un aumento una tantum che potrà andare fino a 400 euro per recuperare l'attesa.
Chi avrà l'aumento da 400 euro in busta paga con gli arretrati del taglio del cuneo
Il taglio del cuneo nella sua nuova versione riguarda tutti i dipendenti pubblici che hanno un reddito complessivo (quindi tenendo conto non solo dello stipendio, ma anche di tutte le eventuali altre entrate) sotto i 40mila euro. Tutti questi lavoratori e lavoratrici dall'inizio dell'anno a oggi hanno avuto uno stipendio più basso del dovuto.
Il taglio si calcola in due modi diversi a seconda che il reddito sia di più o meno di 20mila euro. Se è al di sotto di questa soglia, c'è un'indennità in busta paga che viene calcolata in percentuale del reddito: vale il 7,1% sotto gli 8.500 euro, il 5,3% tra gli 8.500 e i 15mila euro, e il 4,8% tra 15mila e 20mila euro.
Sopra i 20mila euro di reddito complessivo, il taglio non è un'indennità ma una detrazione fiscale dal valore fisso. Si può scegliere se ottenerla direttamente in busta paga oppure scalarla dalla dichiarazione dei redditi l'anno prossimo. L'importo della detrazione è di 1000 euro se il reddito è tra 20mila e 32mila euro, e al di sopra di questa soglia scende gradualmente fino ad azzerarsi sopra i 40mila euro.
Insomma, chi rientra in questa fascia di reddito e guadagna meno di 40mila euro all'anno a giugno potrà beneficiare del taglio del cuneo in busta paga e, in più, degli arretrati maturati dall'inizio di quest'anno. L'ipotesi è che, oltre allo stipendio con un importo più alto, ci sarà un incremento una tantum che varrà circa 400 euro.
Perché fino a giugno gli statali non hanno il taglio del cuneo
Il taglio del cuneo era stato inserito dal governo Meloni nella scorsa legge di bilancio, varata a dicembre. Rispetto al 2024 il taglio è diventato strutturale, ma ha anche cambiato metodo di calcolo. Anche se gli sugli stipendi effetti sono più o meno gli stessi (con alcune eccezioni, come coloro che perdono circa 100 euro al mese) la macchina statale ci ha messo parecchio tempo per applicare il nuovo taglio del cuneo alle buste paga dei propri dipendenti.
Così, fino a oggi i lavoratori pubblici hanno avuto uno stipendio più basso del dovuto. Ma adesso la piattaforma NoiPa, gestita dal ministero dell'Economia, si è messa in pari. Come hanno confermato diverse fonti di stampa, a partire da giugno 2025 gli stipendi avranno l'importo dovuto. E proprio nella busta paga erogata a giugno si recupereranno anche gli arretrati dovuto da gennaio.
In più, con la nuova interfaccia di NoiPa i dipendenti potranno anche decidere individualmente come gestire il taglio del cuneo. Ovvero, se preferiscono ricevere la somma direttamente in busta paga o se vogliono mantenerla come detrazione fiscale a fine anno.