Stamina, la Commissione Ministeriale potrebbe essere sostituita

Mauro Ferrari, presidente della Commissione Ministeriale sul Metodo Stamina, potrebbe essere sostituito? A quanto pare sì. Il Ceo dello Houston Methodist Research Institute ha deciso di passare la palla riguardo il suo incarico al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin: "Mi rimetto alla sua volontà – ha detto a La Stampa -. Mi accusano di aver dichiarato chissà che cosa alle Iene, ma la mia posizione è chiarissima. Io sono super partes, ma mi rendo conto che adesso il momento è molto delicato e quindi non voglio commentare l’ipotesi di essere sostituito". Lo scienziato è recentemente finito al centro delle polemiche per aver affermato, nel corso di un'intervista alla trasmissione Le Iene, di non essere né favorevole né contrario al metodo Stamina. "L’unico modo per valutare seriamente la metodica è essere imparziale. Ma mi sembra che una parte della scienza italiana trovi l’affermazione di imparzialità una cosa offensiva", aveva affermato.
Le sue dichiarazioni tuttavia non sono piaciute a una parte della comunità scientifica italiana e all'Avvocatura dello Stato, che starebbe valutando se la candidatura di Ferrari non rischi di suscitare eccessive polemiche, in special modo dopo la bocciatura – da parte del Tar del Lazio – del precedente comitato scientifico, accusato da Vannoni di avere pregiudizi negativi nei confronti di Stamina. In questo caso la situazione è esattamente opposta e alcuni scienziati sarebbero pronti a rivolgersi al Tar, anche grazie alle parole della rivista Nature, che ha giudicato le dichiarazioni di Ferrari alle Iene "un insulto ai tanti ricercatori che in Italia lavorano per trasferire la ricerca sulle staminali in nuove applicazioni cliniche".
A saltare tuttavia potrebbe essere non solo la "testa" di Ferrari, ma anche di Vania Broccoli e Antonio Uccelli: la prima è capo unità della Divisione di neuroscienze Stem Cell Research Institute, all’Ospedale San Raffaele Milano; il secondo esperto in terapia cellulare del Centro per la sclerosi multipla dell’Università di Genova. Anche loro accusati di essere "eccessivamente imparziali".