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Spostamenti a Natale, ecco la risoluzione unitaria di maggioranza approvata in Senato

Approvata al Senato la risoluzione unitaria di maggioranza sugli spostamenti nelle feste natalizie: il testo contempla la possibilità che vengano autorizzati i ricongiungimenti di coloro che vivono in Comuni di piccole dimensioni nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio. Inoltre fa riferimento a nuove misure di ristoro per le attività costrette a chiudere.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Via libera dell'Aula del Senato alla mozione di maggioranza sulle limitazioni alla circolazione nel territorio nazionale nel periodo natalizio. Il documento è stato approvato con 140 voti favorevoli, 118 no e 5 astenuti. La mozione unitaria di maggioranza sugli spostamenti, a firma dei capigruppo Marcucci (Pd), Licheri (M5s), De Petris (Leu), Faraone (Iv), oltre che dei senatori Alfieri, Cioffi, Errani, Garavini, Bressa, è stata discussa in Senato. Respinta invece la mozione dell'opposizione.

Un nuovo vertice di maggioranza è stato convocato questa mattina per definire le restrizioni per Natale. Ma all'incontro non ha partecipato Italia viva, perché la ministra Bellanova è ancora impegnata in una missione a Bruxelles per la tutela del Made in Italy agroalimentare e rientrerà solo in serata.

Ma in una nota di Italia viva si legge che la posizione di Italia Viva è chiara, ribadita nelle ultime ore anche dal leader Matteo Renzi: sulle ulteriori misure da adottare il partito sosterrà lealmente la posizione del governo, purché si decida tempestivamente e si diano ai cittadini regole chiare.

Dal 21 dicembre al 6 gennaio sono vietati appunto gli spostamenti tra Regioni, anche tra quelle ancora gialle. E nelle giornate di Natale, Santo Stefano, Capodanno al momento sono vietati anche gli spostamenti tra Comuni, a eccezione naturalmente degli spostamenti per lavoro, salute o necessità, secondo l'ultimo dpcm del 3 dicembre, in vigore fino al prossimo 15 gennaio.

La risoluzione di maggioranza impegna il governo a:

a) a rivalutare eventualmente le misure di cui in premessa, con particolare riferimento agli spostamenti nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021, sulla base della più rigorosa analisi delle evidenze scientifiche fornite dal Comitato tecnico scientifico, garantendo la massima equità di trattamento tra cittadini residenti in comuni di diverse dimensioni;
b) nell'eventualità di nuove restrizioni, a prevedere misure di ristoro economico proporzionate alle perdite di fatturato anche nei confronti di quelle attività per le quali è attualmente prevista l’apertura.

La risoluzione in pratica contempla la possibilità che lo spostamento tra comuni nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 possa avvenire non solo per ragioni urgenti o per rientrare presso la propria residenza, domicilio o abitazione, ma apre anche alla possibilità per chi vive nei piccoli comuni di ricongiungersi per poche ore con "gli affetti più stretti che abitano in altri comuni di analoghe dimensioni, secondo un criterio di equità rispetto a quanto accade nei comuni più popolosi".

Inoltre si tiene anche in considerazione l'impatto che nuove chiusure potrebbero avere sulle attività produttive. Quindi, sulla scia dell’azione intrapresa con i decreti ‘Ridtori', se dovessero essere varate nuove restrizioni, come è stato annunciato, ci saranno sicuramente "misure di ristoro economico proporzionate alle perdite di fatturato anche nei confronti di quelle attività per le quali è attualmente prevista l’apertura".

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