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Spid a pagamento, da quando servirà l’abbonamento e come fare per averlo ancora gratis

Lo Spid non è più gratis per i clienti Infocert e Aruba, che hanno scelto di mettere il servizio a pagamento, al costo di 5,98 euro l’anno. Ora anche altri operatori potrebbero fare lo stesso. Vediamo che cosa cambia per gli utenti e e come fare per averlo ancora gratis.
A cura di Giulia Casula
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Lo Spid è diventato a pagamento per i clienti Infocert e Aruba. I due operatori hanno deciso di non offrire più gratuitamente il servizio italiano di identità digitale, introducendo un abbonamento per chi vorrà continuare ad usufruirne. Il costo è di 5,98 euro l'anno e altri gestori del servizio potrebbero seguire questa scelta. Per il momento, Poste Italiane, il principale erogatore in Italia è ancoro gratuito e non è previsto un abbonamento. Ma come mai ora lo Spid è a pagamento? E cosa fare se lo si vuole ancora gratis?

Perché ora lo Spid non è più gratuito

La notizia era già stata annunciata lo scorso giugno quando Infocert aveva comunicato la decisione di rendere il servizio a pagamento. Nella mail inviata ai suoi clienti il fornitore aveva chiarito che l'abbonamento sarebbe partito dal 28 luglio 2025. Oltre a Infocert anche Aruba, altra azienda che gestisce l'identità digitale in Italia, ha scelto di fornire il servizio dietro pagamento. Il rischio ora è che altri fornitori decidano di fare lo stesso e modificare le condizioni di offerta e addebitare un costo agli utenti.

A motivare la decisione di Infocert e Aruba ci sono, come spiega Assoutenti "l’insostenibilità economica del modello di Spid gratuito e i ritardi nella concessione dei finanziamenti alle società fornitrici da parte del governo". Finora infatti, l'esecutivo ha puntato principalmente sulla Carta d'identità elettronica (Cie), altro sistema di riconoscimento (gratuito) che consente di accedere ai servizi della pubblica amministrazione e che presto potrebbe sostituirsi definitivamente allo Spid. Tutta via al momento, la sua diffusione è ancora scarsa e il timore è che se anche altri operatori decidessero di introdurre l'abbonamento per lo Spid, non si riuscirebbe ad assicurare un servizio gratuito per i cittadini. I fondi messi a disposizione dal governo, in tutto 40 milioni di euro, sarebbero insufficienti – lamentano gli operatori – per continuare a garantire lo Spid gratis.

Come averlo ancora gratis

Come dicevamo, attualmente sono solo due gli operatori che hanno messo lo Spid a pagamento. Per i clienti il passaggio non sarà automatico ma sottoposto a consenso. Quindi la somma (4,90 euro+ Iva per un totale di 5,98 euro) non verrà addebitata automaticamente ma si potrà scegliere se rimanere abbonato oppure no. In caso contrario gli utenti potranno far scadere il servizio oppure revocare il contratto di fornitura. Per continuare ad usufruire dello Spid gratis basterà cambiare operatore tra uno degli altri fornitori che ancora lo mantengono gratuito. Al momento sono dieci providers su dodici, tra cui Poste Italiane, il principale gestore che copre circa il 70% delle utenze, ma anche Tim Id, InfoCamere e altri. Li trovate tutti elencati sul sito ufficiale dello Spid, distinti in base ad alcune caratteristiche (abilitazione al riconoscimento facciale, livello di sicurezza eccetera)

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