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Soumahoro invita i parlamentari di centrosinistra ad andare sulle navi che salvano i migranti

Il deputato di Verdi e Sinistra invita tutti i parlamentari dell’opposizione ad andare sulle navi delle Ong che salvano migranti nel Mediterraneo per manifestare contro gli accordi con la Libia: “È ora di fare la cosa giusta”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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I parlamentari del centrosinistra sulle navi delle Ong nel Mediterraneo. Per vedere come i volontari salvano i migranti. La proposta è di Aboubakar Soumahoro, sindacalista e deputato eletto con Verdi e Sinistra, di cui si sta molto parlando in questi giorni per via dello scontro con la presidente del Consiglio Meloni durante la discussione sul suo discorso programmatico alla Camera. Soumahoro ha invitato tutti i parlamentari dell'opposizione a fare questo gesto in contrasto con gli accordi con la Libia – che prevedono il finanziamento italiano alle attività della cosiddetta guardia costiera – con il memorandum che sarà rinnovato.

"Lancio l'invito a tutte e a tutti i parlamentari dell'opposizione ad andare sulle navi che salvano gli esseri umani nel Mediterraneo, per far valere i principi di umanità racchiusi nella nostra bella e attuale Carta costituzionale – ha sottolineato il deputato di Verdi e Sinistra – In questo momento, in cui alcuni ministeri, si apprestano a tenere sospese vite umane in mare, non si può solo continuare a parlare ma bisogna agire". Secondo Soumahoro "servono azioni risolutive e determinanti anche per fermare i disumani accordi libici".

"Anche chi ha cambiato idea a proposito di quel memorandum dopo averlo promosso – ha continuato Soumahoro – è ancora in tempo a schierarsi dalla parte giusta della Storia". Anche se "gli annali della Storia riporteranno le loro firme indelebili". Il deputato ha anche chiesto che l'accordo con la Libia non sia rinnovato, come sottoscritto anche da "numerose associazioni del mondo laico e religioso". E ha concluso: "Come disse Martin Luther King, ‘prima o poi arriva l'ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare, ma bisogna prenderla perché è giusta'. È arrivato il momento di fare la cosa giusta".

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