Sondaggi politici, tutto il campo largo guadagna voti: quali partiti sono in testa

Quando i sondaggi politici registrano una crescita (o un calo) di un decimo percentuale, soprattutto se quella crescita o quel calo arrivano nel corso di un mese, si può parlare di un risultato sostanzialmente stabile. Se però tutti i partiti di una coalizione, nello stesso periodo, crescono di un decimo, si arriva a un cambiamento un po' più sostanzioso. Soprattutto se, allo stesso tempo, gli avversari hanno alti e bassi. È quello che emerge dal nuovo sondaggio politico realizzato da Tecnè per l'agenzia Dire.
Fratelli d'Italia è al 31%, un risultato che lascia pochi dubbi su quale sia la forza politica dominante in questo momento nelle rilevazioni statistiche. FdI perde uno 0,1% rispetto al sondaggio di un mese fa, ma mantiene un margine tale su tutti gli avversari (e gli alleati) da non avere bisogno di preoccuparsi. Anche se nel frattempo, come detto, la possibile coalizione di centrosinistra guadagna terreno.
Il Partito democratico è al 21,8%, e cresce dello 0,1%. I dem hanno una crescita limitata se si guarda al singolo partito: il distacco con Fratelli d'Italia è di oltre nove punti. Ma mettendo insieme questo risultato a quello degli altri possibili alleati alle prossime elezioni so ottiene una crescita maggiore.
Nell'ultimo mese, infatti, hanno guadagnato un decimo anche tutte le altre forze che fanno riferimento al cosiddetto campo largo. Il Movimento 5 stelle è salito all'11,6%. Alleanza Verdi-Sinistra è andata al 6,1%. Mentre Italia viva di Matteo Renzi è cresciuta al 2,1% e +Europa è andata all'1,8%, guadagnando uno 0,2%. Anche se gli incrementi sono piuttosto ridotti, per ciascuna forza politica, sommandoli si arriva potenzialmente a un +0,6% per la coalizione (ancora inesistente, a livello nazionale).
Nello stesso periodo, nel centrodestra ci sono stati risultati altalenanti. Detto del leggero calo di FdI, Forza Italia scende all'11% perdendo due decimi. A una certa distanza c'è la Lega, che compensa questo calo andando all'8,5% e salendo proprio dello 0,2%. Il distacco tra le due forze (come spesso avviene nelle rilevazioni Dire-Tecnè) è parecchio ampio: due punti e mezzo che relegano decisamente il Carroccio al ruolo di terza forza della maggioranza, nonostante gli ottimi risultati ottenuti alle regionali in Veneto.
Resta Azione di Carlo Calenda, che si è tirato fuori per il momento dalla dinamica delle due coalizioni. Nel sondaggio arriva al 3,2%, anche se fa registrare un brusco -0,4% rispetto a un mese fa.
Stando ai risultati di questo sondaggio, il punteggio assoluto del centrodestra supera il 50%: un dato che sembrerebbe chiudere il discorso dei consensi alle prossime elezioni, visto che il vantaggio sulle opposizioni è di circa sette punti. Resta comunque il fatto che nell'ultimo mese il ‘campo largo' sulla carta ha guadagnato sette decimi, e che alle elezioni manca circa un anno e mezzo.