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Sondaggi politici, Pd supera Movimento 5 stelle: Fratelli d’Italia non cresce più, giù il Terzo polo

Nel più recente dei sondaggi politici di Emg per Agorà, Fratelli d’Italia è stabile come primo partito, anche non guadagna più voti da tempo. Il Partito democratico, invece, supera il Movimento 5 stelle al secondo posto. Bene Forza Italia e Lega, mentre il Terzo polo perde punti.
A cura di Luca Pons
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Fratelli d'Italia resta il primo partito in Italia, ma nell'ultima settimana non guadagna voti. A mostrarlo è il sondaggio politico elettorale di Emg, realizzato per Agorà. Il Partito democratico guadagna lo 0,2%, che basta per superare il Movimento 5 stelle e occupare il ruolo di primo partito dell'opposizione. Mentre il M5s cala, Lega e Forza Italia crescono e il Terzo polo perde terreno.

Fratelli d'Italia resta primo ma ha smesso di crescere, Lega e Forza Italia salgono nei sondaggi

Fratelli d'Italia resta stabile al 27,5% dei voti. Secondo il sondaggio mandato in onda su Rai 3 nell'ultima settimana FdI non ha perso voti – come è accaduto invece nel mese di gennaio – ma non ne ha neanche guadagnati. Il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha comunque più voti di quanti ne ha presi alle ultime elezioni (26%), ma la crescita sembra essersi fermata.

Restando tra le forze del centrodestra, la Lega vede un leggero miglioramento: prende l'8,7% dei voti, in crescita rispetto all'8,6% dell'ultima rilevazione. Il risultato è in linea con il dato delle elezioni del 25 settembre scorso, quando il partito di Matteo Salvini ottenne l'8,9% dei consensi. Cresce anche Forza Italia, che passa dal 7,2% al 7,4% delle preferenze. Per Silvio Berlusconi è un +0,2% che tiene comunque FI lontano dall'ultimo risultato elettorale (8,3%), quando i forzisti sembrarono poter superare la Lega e diventare il secondo partito del centrodestra.

Chiude la coalizione Noi moderati, che è stabile all'1,3% dei voti. Nel complesso, la coalizione di centrodestra raccoglie il 44,9% dei consensi elettorali. È un risultato più alto del 44% ottenuto il 25 settembre scorso, ma in calo rispetto ai dati dei sondaggi dei mesi scorsi.

Sorpasso del Pd sul Movimento 5 stelle, ora è il primo partito di opposizione

Nell'opposizione, il Partito democratico cresce al 17,9% (+0,2% dall'ultima rilevazione) e riesce a superare virtualmente il Movimento 5 stelle, che perde lo 0,2% e scende al 17,7%. Il Partito democratico, che alle scorse elezioni era stato il secondo partito in Italia con il 19% dei voti, torna così a occupare la posizione alle spalle di Fratelli d'Italia. Si conferma un periodo di crescita per il Partito democratico, forse rafforzato dalle imminenti primarie per scegliere il nuovo segretario o la nuova segretaria, e dalla polemica nata attorno al caso di Alfredo Cospito e agli attacchi di FdI verso il Pd.

Per il M5s di Giuseppe Conte, la flessione significa anche il ritorno al terzo posto tra i partiti italiani. Era stato così anche il 25 settembre scorso, quando il Movimento 5 stelle si era piazzato alle spalle di Fratelli d'Italia e Partito democratico. Oggi, però, con il 17,7% dei voti ha comunque più consensi di quanti ne ha ottenuti alle elezioni.

Azione e Italia viva perdono terreno, astensione quasi al 40%

Il sondaggio Emg mostra che il Terzo polo, composto da Azione di Carlo Calenda e Italia viva di Matteo Renzi, perde lo 0,3% dei voti e si ferma al 7,6%. Con questo calo, Azione e Italia viva restano in linea con il loro risultato elettorale (7,7%) e si trovano pochi decimi di punto al di sopra di Forza Italia, con il partito di Silvio Berlusconi che potrebbe riuscire nel sorpasso se il Terzo polo continuerà a perdere consensi.

Tra gli altri partiti rilevati ci sono l'Alleanza Verdi-Sinistra, che passa dal 3,6% al 3,4%, e +Europa, che cresce dal 2,4% al 2,5%. Nel complesso la coalizione di centrosinistra prende il 24,7% dei voti, comunque un risultato più basso di quello del 25 settembre scorso, quando i partiti alleati arrivarono al 26%.

Il sondaggio indica anche le preferenze per Unione popolare di Luigi De Magistris (sale dall'1,3% all'1,5%) e per Italexit con Gianluigi Paragone, che scende dal 2,2% al 2%. Infine, secondo la rilevazione di Emg gli astenuti che non sanno che partito indicare o che dicono esplicitamente che non intendono votare sono il 39,3% degli intervistati. Un dato in crescita rispetto al 36,1% delle elezioni politiche del 25 settembre 2022.

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