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Sondaggi politici, oltre il 40% degli italiani non sa ancora cosa votare al referendum

Oltre il 40% dei cittadini afferma di non sapere ancora cosa votare il prossimo 20 e 21 settembre al referendum per il taglio del numero dei parlamentari. Questo il quadro descritto dall’ultimo sondaggio di Euromedia Research. L’indagine analizza anche le intenzioni di voto degli italiani, confrontando i consensi ai partiti politici con l’inizio del mese e le ultime elezioni europee. Vediamo che cosa è emerso.
A cura di Annalisa Girardi
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Manca meno di un mese al giorno del referendum sul taglio dei parlamentari. E mentre gli schieramenti politici continuano a portare avanti il dibattito sulle ragioni del sì e del no, gli italiani sembrano ancora indecisi su che posizione prendere. Questo almeno è il quadro che emerge dall'ultimo sondaggio di Euromedia Research pubblicato oggi su La Stampa, per cui oltre il 40% dei cittadini afferma di non sapere ancora cosa votare il prossimo 20 e 21 settembre. Il 42% degli intervistati afferma che voterà in maniera favorevole al taglio del numero dei parlamentari, contro il 15,8% contrario al referendum costituzionale. Ma molti non hanno ancora scelto da che parte stare.

L'1% dichiara che voterà scheda bianca, mentre il 41,2% non sa ancora come si comporterà: precisamente, il 24,5% al momento propende per l'astensione al voto, mentre il 16,7% sostiene di essere ancora indeciso. Il sondaggio di Euromedia Research sottolinea come sebbene la distanza tra il sì e il no appaia importante, nel giro di un mese i consensi verso il taglio del numero dei parlamentari hanno subito una flessione di circa dieci punti percentuali.

L'indagine analizza anche le intenzioni di voto dei cittadini. La Lega rimane la prima forza politica nel Paese con il 25,2%: rispetto al massimo raggiunto alle scorse elezioni europee, quando il partito di Matteo Salvini aveva ottenuto il 34,3 dei consensi, il Carroccio ha perso quasi dieci punti percentuali. Rispetto alle ultime rilevazioni dello scorso 3 agosto, comunque, la tendenza è positiva: all'inizio del mese la Lega registrava infatti il 24,9%. Il Partito democratico si trova invece lievemente in calo, passando dal 20,5% al 20,4%. I dem sono pressoché stabili anche rispetto alle europee di un anno fa. Perde qualcosa anche il Movimento Cinque Stelle che scende al 15,3% dal 16% di inizio agosto.

Dopo un anno di costante crescita, frena Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni perde infatti qualche consenso rispetto ad alcune settimane fa, passando dal 14,9% al 14,3%. Bene invece Forza Italia che cresce dal 6,8% al 7,2%. In aumento anche Italia Viva, che supera nuovamente la soglia del 3%. Lo scorso 3 agosto il partito di Matteo Renzi veniva dato al 2,9%, ma nelle ultime rilevazioni ottiene il 3,3%.

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