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Scuola, la proposta: “Spostare docenti senza green pass in biblioteche, laboratori e segreterie”

La sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridia, propone di non sanzionare i docenti che non sono in possesso di green pass e lancia una soluzione alternativa: “Un modo potrebbe essere quello di spostare le persone senza il green pass in luoghi dove non ci sono contatti con i ragazzi. Penso alle biblioteche, ai laboratori, alle segreterie per programmazione e progettualità didattiche”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il governo ha introdotto l’obbligo di green pass per tutto il personale scolastico, docenti compresi. Una scelta che ha l’obiettivo di far tornare in sicurezza e in presenza tutti gli studenti in classe a settembre. Ma che la sottosegretaria al ministero dell’Istruzione ed esponente del Movimento 5 Stelle, Barbara Floridia, sembra condividere solo in parte. Sì al green pass, ma no alle sanzioni, è la sua posizione. Esplicitata in un’intervista al Corriere della Sera: “Ritengo che le sanzioni pecuniarie contro i dirigenti scolastici e il personale scolastico siano un accanimento”. Floridia spiega la sua posizione: “Sono favorevole al green pass e anche al fatto che si debbano prendere provvedimenti per omesso controllo o per assenza del green pass. Ma non con le sanzioni amministrative. Ci sono tanti metodi. È davvero troppo sospendere i docenti e il personale Ata e togliere lo stipendio a chi dopo cinque giorni non presenta il green pass”.

La proposta di Floridia: spostare docenti senza green pass

La sottosegretaria all’Istruzione presenta quindi una soluzione alternativa, anche se di non facile applicazione: “Un modo potrebbe essere quello di spostare le persone senza il green pass in luoghi dove non ci sono contatti con i ragazzi. Penso alle biblioteche, ai laboratori, alle segreterie per programmazione e progettualità didattiche. E poi dobbiamo pensare che non saranno tanti quelli che non avranno il green pass”. Floridia fa riferimento alle percentuali sulla vaccinazione del personale scolastico: in alcune Regioni, in effetti, quasi tutti i docenti sono stati immunizzati, ma in altre – a partire da Sicilia e Liguria – la percentuale di persone che non hanno ancora ricevuto la prima dose e che lavorano in ambito scolastico è molto più alta: si arriva fino al 40%. La sottosegretaria sostiene che, peraltro, il tasso di vaccinazione sia anche più alto di quello emerso nel report settimanale del governo: “Credo che siano almeno un 5% in meno. Ci sono molte persone che sono andate a fare il vaccino senza qualificarsi come docente. Io per esempio”.

Green pass a scuola, le sanzioni per i presidi

La sottosegretaria critica la decisione di prevedere sanzioni per i presidi che non verificano il green pass del personale: “No, non è questa la strada. Intanto bisogna capire chi controlla chi. Come si fa a capire che un dirigente scolastico ha omesso il controllo? Non è chiara la norma. Bisogna ragionare su una soluzione alternativa che non può essere eccessivamente gravosa per i dirigenti scolastici”. Resta, poi, il problema dei trasporti pubblici, che a settembre si ripresenterà come già avvenuto lo scorso anno: “Dobbiamo tenere presente che il problema del contagio più che dentro la scuola è fuori. E per questo ho attivato un software che da metà settembre sarà a disposizione di Comuni e Regioni. Calcola il flusso dei tragitti che gli studenti fanno per venire a scuola. In questa maniera si può decidere meglio in che modo implementare i trasporti pubblici”.

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