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Scuola, il ritorno in classe a settembre: ipotesi test sierologici per docenti e personale

Per il ritorno a scuola a settembre si fa strada l’ipotesi che docenti e personale amministrativo vengano sottoposti ai test sierologici. Una proposta già avanzata dalla Regione Lazio e che potrebbe essere essere allargata dal governo a tutto il territorio nazionale, per garantire un rientro in classe più sicuro.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’obiettivo è tornare a scuola a settembre, riprendendo con le lezioni di presenza e con tutti gli studenti in classe. E per farlo si stanno valutando varie ipotesi che garantiscano il ritorno in aula in sicurezza. Tra queste c’è anche quella di effettuare test sierologici su tutto il personale docente e amministrativo delle scuole italiane. Se la data del rientro sarà realmente quella del 14 settembre, proposta dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la scuola dovrà farsi trovare pronta anche testando l’eventuale presenza di persone contagiate. L’ipotesi, riportata dall’Agi, sarebbe stata discussa ieri nella sede della Protezione civile dal Comitato tecnico scientifico e dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Che si sarebbe detto favorevole all’idea e starebbe quindi valutando questa possibilità.

Percorrere questa strada comporterebbe ovviamente dei costi per le casse dello Stato: parliamo di 1,2 milioni di test gratuiti per tutto il personale docente e amministrativo. Spese che si aggiungono a quelle per le mascherine, da fornire gratuitamente a tutti i lavoratori del mondo della scuola, per un totale di due milioni di mascherine al giorno. In più si sta considerando l’ipotesi di fornire le mascherine gratis anche agli studenti: in questo caso quelle da fornire sarebbero dieci milioni al giorno. L’ipotesi dei test sierologici, comunque, potrebbe rientrare nelle linee guida sulla riapertura delle scuole, o comunque affiancarsi a loro. In questi giorni dovrebbero essere pubblicate, fornendo i chiarimenti attesi sulle modalità di ritorno in aula.

I test sierologici sul personale scolastico nel Lazio

L’iniziativa, peraltro, è stata già predisposta dalla Regione Lazio. Il governo, quindi, potrebbe seguire l’esempio del presidente Nicola Zingaretti. Che ha lanciato la campagna ‘Scuola sicura’, che consiste proprio in un’indagine sierologica da svolgere su tutti gli insegnanti e il personale tecnico-amministrativo “per garantire tranquillità alle famiglie e permettere un avvio sereno del nuovo anno scolastico”. Si tratterebbe di circa 100mila test che il Lazio ha proposto di introdurre al governo a livello nazionale. Se non venisse fatto, ha spiegato Zingaretti, la Regione Lazio porterà avanti questa campagna anche in solitaria. Inoltre, altra ipotesi che si sta discutendo è quella di allargare il test nazionale anche alle forze dell’ordine e alle forze armate.

La proposta sui test sierologici di 20 deputati

L’ipotesi di introdurre test sierologici obbligatori per insegnanti e personale scolastico prima del rientro in classe era stata già avanzata da venti deputati in una risoluzione presentata da parlamentari di tutti i gruppi di maggioranza in commissione Cultura. La risoluzione chiede anche la riapertura delle scuole dal primo settembre, almeno per il recupero dei debiti. Ancora, chiede una sanificazione di tutti gli ambienti, più finanziamenti sia statali che europei per la scuola e i test su tutto il personale. Per quanto riguarda la riapertura, comunque, per ora la ministra Azzolina conferma la sua proposta: tornare in classe il 14 settembre. Con le linee guida che, assicura la stessa ministra, dovrebbero arrivare entro la fine della settimana.

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