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Scuola, 220mila docenti ancora da vaccinare e precari da stabilizzare: i nodi in vista di settembre

Si avvicina sempre di più settembre, quando comincerà il nuovo anno scolastico e milioni di bambini e ragazzi torneranno tra i banchi. Ma, un po’ come accaduto anche l’anno scorso, ci sono ancora diversi nodi da sciogliere. In primis la questione di circa 220 mila insegnanti e personale scolastico ancora da vaccinare. Ma non solo, c’è anche il nodo dei trasporti, dei protocolli di sicurezza da aggiornare, degli spazi. E infine il tema degli insegnanti precari.
A cura di Annalisa Girardi
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La curva dei contagi sta risalendo in Europa. Anche in Italia negli ultimi giorni i nuovi casi di coronavirus sono in leggero aumento. Questo è dovuto alla diffusione della variante Delta, ma anche alle riaperture e all'allentamento delle restrizioni anti-contagio. In uno scenario di questo tipo, il governo pensa allora a come fare per evitare una nuova escalation nella curva epidemiologica, ma rimangono ancora diverse incognite sul ritorno alla normalità che avrebbe dovuto caratterizzare quest'estate. Non solo: preoccupa anche il prossimo autunno quando, tra le altre cose, comincerà il nuovo anno scolastico e milioni di bambini e ragazzi torneranno in classe.

Mentre il commissario straordinario per l'emergenza, il generale Francesco Figliuolo, e le Regioni spingono perché gli insegnanti e degli operatori scolastici che ancora mancano all'appello si vaccinino, non mancano le critiche al ministero per quanto riguarda la messa in sicurezza del nuovo anno scolastico. Certo, è fondamentale che i singoli docenti che ancora non l'hanno fatto si prenotino per il vaccino, specialmente gli over 60, ma questo non è l'unico parametro fondamentale per tornare in classe in sicurezza: ancora molto deve infatti essere deciso per quanto riguarda il piano trasporti, le norme anti-contagio nelle scuole, gli spazi necessari e molto altro.

I nodi da sciogliere sul nuovo anno scolastico

"Ancora una volta ci avviciniamo al prossimo anno scolastico con l'ipotesi della didattica a distanza. Non c'è stato alcun potenziamento strutturale. Si puntava sui vaccini nella fascia 12-19, ma ad oggi 3 su 4 non hanno ricevuto una dose di vaccino. Sembra un deja-vù arrivare a settembre con l'ipotesi di utilizzare la Dad quando abbiamo avuto tutto il tempo di prepararci. Si ragiona giustamente di riaprire tutto, ma possibile che la scuola debba essere sempre l'ultima ruota del carro?", ha commentato il presidente della fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, parlando del nuovo anno scolastico ormai alle porte.

Va anche considerato che al momento gli under 12 non possono essere vaccinati. E anche se tendenzialmente nei più piccoli l'infezione non tende a trasformarsi in malattia grave, c'è comunque il problema della trasmissione in ambito familiare. Il tutto mentre ci sono ancora circa 220 mila professionisti della scuola, tra insegnanti e personale, che non hanno ancora ricevuto una sola dose di vaccino: si tratta del 15% del totale. Anche se per il momento dal ministero si vuole evitare di parlare di obbligatorietà per la categoria, è chiaro che se a settembre ci saranno ancora così tanti docenti e operatori ancora senza vaccino, sarà un problema.

Le critiche al ministro Bianchi di Fratelli d'Italia

Sempre in tema insegnanti, quello dei non vaccinati non è l'unico tema che il ministero si trova ad affrontare per settembre. C'è anche la questione delle cattedre ancora vuole e dei precari da stabilizzare. Su questo ultimo punto sono anche arrivate le critiche dall'opposizione. Le responsabili di scuola e istruzione di Fratelli d'Italia, rispettivamente Carmela Ella Bucalo e Paola Frassinetti, hanno dichiarato in una nota: "Un emendamento del Pd, frutto di un compromesso con i Cinque Stelle, spegne la speranza di una ripresa per la scuola. L'obiettivo primo, interventi risolutivi per il precariato, è ben lontano dall'essere raggiunto. Questo, nonostante l'illusoria dichiarazione del ministro Bianchi: "tutti in cattedra a settembre". E la scuola italiana rimane nel caos". E ancora: "E in questo quadro così desolante arrivano le esternazioni irrispettose dell'ex ministra Azzolina che non desiste nel continuare ad insultare migliaia di docenti precari, parlando di una ipotetica sanatoria nel decreto sostegni bis. Bianchi, invece di buttarla sull'ironia (ad una madre preoccupata del gran numero di alunni nella classe del proprio figlio ha risposto di non essere Harry Potter) dovrebbe ricordare che nulla è stato modificato negli organici rispetto allo scorso anno e che un ministro che sa dove mettere mani non ha bisogno di ricorrere alla magia, visto che non occorre tirare fuori i docenti dal cilindro. Ci sono, basta stabilizzarli. Intanto, tra due mesi tutti in classe, pronti per un nuovo anno scolastico non in sicurezza, tra cattedre vacanti, organici ATA insufficienti (sorveglianza e vigilanza degli alunni uguale a zero), senza interventi sull'edilizia scolastica e sui trasporti. Bianchi non è Harry Potter e neanche un bravo ministro".

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