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Scontro tra Salvini e Don Ciotti, il ministro insiste: “Ponte sullo Stretto unisce 2 cosche? Si vergogni”

Continua il botta e risposta tra Matteo Salvini e il leader di Libera Don Ciotti: “Quando uno dice che il Ponte sullo Stretto di Messina unisce due cosche non manca di rispetto a Salvini ma a migliaia di siciliani e calabresi”, ha detto il vicepremier leghista.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini è intervenuto ancora sullo scontro con il leader di Libera Don Ciotti, che qualche giorno fa ha criticato il progetto del Ponte sullo Stretto, dicendo che "il rischio" è che l'opera non unisca "due coste, ma due cosche". 

"Quando uno dice che il Ponte sullo Stretto di Messina unisce due cosche non manca di rispetto a Salvini ma a migliaia di siciliani e calabresi che combattono la mafia tutti i giorni e dovrebbe vergognarsi di queste parole", ha detto il leader della Lega durante il question time alla Camera, rispondendo ad un'interrogazione di Angelo Bonelli di Avs sul mancato ripristino della operatività dell'aeroporto internazionale di Catania danneggiato da un gravissimo incendio.

Il caso si è riaperto ieri, nel giorno più drammatico dell'estate per la crisi climatica in Italia, con i roghi che hanno messo in ginocchio la Sicilia e i devastanti nubifragio nel Nord. Matteo Salvini ha condannato le affermazioni del fondatore di Libera, pronunciate durante un evento in Calabria: "Dire che il Ponte sullo Stretto unirà due cosche, la Sicilia e la Calabria, è una vergogna, una mancanza di rispetto nei confronti di milioni di persone perbene che meritano di lavorare e di studiare e di fare il pendolare, di andare a farsi curare come tutti gli altri. Mi fa schifo che qualcuno pensi che Sicilia e Calabria rappresentino le cosche", ha commentato Salvini durante l'evento ‘L'Italia dei sì'.

"Fino a che c'è qualcuno all'estero che dipinge l'italiano ‘mafia, pizza e mandolino' fa schifo ma è all'estero. Se però c'è qualche italiano che continua a dipingere l'Italia come ‘mafia, pizza e mandolino', se espatria fa un favore a tutti", ha aggiunto il vicepremier leghista.

Le opposizioni hanno attaccato duramente le affermazioni di Salvini: "Quindi ricapitolando nel giro di due giorni, mentre noi ci battiamo per il salario minimo, il governo Meloni riesce ad attaccare Don Ciotti da sempre impegnato nel contrasto alla criminalità organizzata e cancellare quattro puntate di Insider (già registrate) contro le mafie di Roberto Saviano come vendetta perché è saltata la striscia di Facci. Ma come si fa? Poi si offendono quando dici che hanno un problema col dissenso e che non prendono sul serio il contrasto alle mafie. Ci mancava pure il senatore di FdI che propone di impedire al Fisco di fare appello contro gli evasori. Il Paese al contrario", ha scritto la segretaria del Pd Elly Schlein in una nota.

"Salvini è l'uomo su Marte. La Sicilia è isolata da 9 giorni, l'aeroporto di Catania è chiuso senza che il ministro sia intervenuto fino a due giorni fa convocando un tavolo. A questo oggi (ieri ndr) si è aggiunta la chiusura dell'aeroporto di Palermo, mentre Palermo è circondata dagli incendi. Catania a causa del caldo non ha acqua e luce. Salvini nel frattempo che fa? Parla di Ponte sullo Stretto e attacca Don Ciotti. È un ministro imbarazzante che non conosce le priorità del Paese nemmeno in questi momenti drammatici. La Sicilia è bloccata, isolata e lui continua a fare dichiarazioni surreali", ha detto ieri il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, deputato dell'Alleanza Verdi e Sinistra.

"Un vero e proprio inferno in terra: è questa l'attuale situazione della Sicilia. Temperature incredibili, territori, infrastrutture e centri abitati circondati dalle fiamme. Mezzi antincendio evidentemente insufficienti di fronte alla vastità e alla gravità degli eventi in corso. Anche su questo fronte un governo che si ritrova non certo pronto e all'altezza della situazione", ha commentato il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra. "

Abbiamo addirittura un ministro, Salvini, che mentre c'è un'intera isola devastata, una città come Catania che per giorni è stata senz'acqua ed elettricità e ha ancora l'aeroporto chiuso fa l'offeso con don Ciotti insultandolo. Forse è meglio che il climafreghista Salvini quando parla di don Ciotti non si agiti e si sciacqui la bocca. Si metta una volta per tutte con l'animo in pace: il Ponte sullo Stretto è la cosa più inutile che i siciliani si possano aspettare. Servono in queste ore misure straordinarie per mettere sotto controllo le fiamme, magari investendo sulla prevenzione e sulla protezione civile invece di pensare a comprare nuovi armamenti, infrastrutture decenti, ed interventi urgenti per una sanità pubblica all'altezza della situazione".

"L'attacco a Don Ciotti da parte del Ministro Salvini è un chiaro segnale dell'imbarbarimento della politica italiana. Prendere di mira uno degli esponenti più importanti della lotta alle mafie qualifica chi sferra l'attacco: il ministro, stavolta, ha superato se stesso", ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "Non è nascondendo la polvere sotto il tappeto che – prosegue il leader della Cgil – si governa un Paese che purtroppo continua ad essere vittima di un sistema criminale ancora forte, come dimostrano anche i recenti arresti in Calabria. Noi siamo grati e lottiamo al fianco di Don Ciotti per quello che fa quotidianamente, per la sua passione e il suo impegno a favore della promozione della cultura e della legalità. Tutti dovremmo esserlo nel rispetto della nostra Costituzione".

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