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Scontro Meloni-Renzi in Senato: “Prezzo della benzina alto? Chieda una mano al suo amico Bin Salman”

Tensione a Palazzo Madama: durante il question time di Giorgia Meloni, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi ha preso la parola criticando anche anche l’aumento del prezzo della benzina. Meloni ha replicato: “Quello dipende dai Paesi che hanno il petrolio, chieda una mano al suo amico Bin Salman”.
A cura di Luca Pons
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Scontro duro nell'Aula del Senato, dove Giorgia Meloni è intervenuta rispondendo al question time. Matteo Renzi, leader di Italia viva, ha preso la parola per fare la sua domanda e ha accusato Meloni di "fare un disegno paradisiaco del Paese che non corrisponde alla realtà". Tra gli esempi di cose peggiorate nell'ultimo anno – cioè da quando Meloni è entrata in carica – Renzi ha citato il prezzo della benzina, salito anche perché il governo Meloni "ha alzato le accise rispetto al governo Draghi". La presidente del Consiglio ha risposto secca: "Se ci vuole dare una mano con il suo amico Mohammed Bin Salman…", principe ereditario dell'Arabia Saudita che ha rapporti personali con Renzi.

L'intervento del leader di Italia viva si è concentrato sulla mancanza di coerenza di Meloni: "A sentirla parlare, si avrebbe l'impressione che siamo un Paese straordinariamente in crescita. Lei è al governo da più di un anno, e nel frattempo la benzina è passata da 1,6 a 1,9 euro al litro, i trasporti sono aumentati del 7%, il latte del 9,8%, la pasta e il pane sono aumentati…Lei ha vinto le elezioni con una straordinaria prova di coerenza, ma oggi non c'è un solo argomento sul quale stia mostrando coerenza". Poi ha citato l'immigrazione, i rapporti con l'Europa, e le accise sulla benzina: "Aveva detto in un meraviglioso spot che erano uno scandalo, e le ha aumentate rispetto al governo Draghi". Insomma, in sintesi: "La sua coerenza si è fermata al momento in cui è stata all'opposizione".

Nella sua risposta Meloni ha ringraziato Renzi per "l'assist, da lei non me l'aspettavo". Ha parlato del fatto che le agenzie di rating non hanno bocciato il governo, che lo spread è ai livelli più bassi da anni, che l'Italia ora "può stare in Europa a testa alta". Poi è tornata sul prezzo dei carburanti: "Non abbiamo la bacchetta magica per fare i miracoli. Per esempio, il costo della benzina come lei sa dipende soprattutto dalle scelte che fanno i Paesi che detengono il petrolio: se ci vuole dare una mano con il suo amico Mohammed Bin Salman, forse ci aiuta ad abbassare il prezzo, visto che avete buoni rapporti.".

Replicando, Renzi ha insistito: "Lei ci raccontava dall'opposizione di quanto la voce del popolo dovesse essere sentita: io le ho parlato di pane, latte, pasta e lei si è messa a parlare dello spread. Stia serena, non è questo il punto". E sulla benzina: "Io per il mio Paese le do una mano su qualsiasi cosa, ci sono centinaia di sms a dimostrarlo". Poi ha concluso: "Quando si è in quella seggiola lì, si è abituati ad avere un coro di adulatori, che ti dicono bravo e ti fanno gli applausi, e uno tende a credere alle cose che dice. Se vuole venire in Parlamento e raccontarci che continua a fare tutto bene, vada avanti: avrà un risveglio terribile, se lo faccia dire da un esperto della materia. Lei è una presidente del Consiglio dei ministri che non ha fiducia nella sua squadra e vede aumentare il costo della vita".

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