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Sciopero benzinai, revocato il secondo giorno di stop: distributori riaprono alle 19

Dopo un nuovo incontro al ministero i benzinai hanno deciso di accorciare lo sciopero, che finirà pertanto questa sera.
A cura di Annalisa Cangemi
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Si è concluso un nuovo vertice al ministero delle Imprese tra governo e benzinai. Fegica e Figisc/Anisa hanno deciso di revocare il secondo giorno di sciopero delle pompe, iniziato ieri alle 19, dopo che ieri Faib Confesercenti aveva già deciso di ridurre lo stop a 24 ore. In una nota diffusa al termine di un nuovo incontro al Mimit, le due organizzazioni dei gestori sottolineano tuttavia che restano molte criticità e che la decisione è stata presa per favorire i cittadini. I distributori riapriranno quindi già dalle 19 di questa sera.

Ieri il governo aveva annunciato l'impegno a rivedere il decreto Trasparenza. Oggi è stato mostrato il testo degli emendamenti che modificheranno concretamente il provvedimento, con la riduzione dell'impianto sanzionatorio, e un tavolo tecnico strutturale per affrontare tutti i problemi della categoria.

"Il secondo giorno di sciopero lo revochiamo a favore degli automobilisti, non certo per il Governo". È quanto scrivono in una nota congiunta i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio. "Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il ministero che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l'incontro ha confermato il persistere di molte criticità – spiegano -. Anche quest'ultimo ennesimo tentativo di rimediare ad una situazione ormai logora, non è riuscito ad evidenziare alcun elemento di concretezza che possa consentire anche solo di immaginare interventi sui gravissimi problemi del settore e di contenimento strutturale dei prezzi".

"Le proposte emendative avanzate dal Governo al suo stesso decreto non rimuovono l'intenzione manifesta di individuare i benzinai come i destinatari di adempimenti confusi, controproducenti oltreché chiaramente accusatori", proseguono i presidenti di Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio.

"Appare ormai chiaro che ogni tentativo di consigliare al Governo ragionevolezza e concretezza non può o non vuole essere raccolto – sottolineano -. Per questa ragione anche insistere nel proseguire nell'azione di sciopero, utilizzata per ottenere ascolto dal Governo, non ha più alcuna ragione di essere. Tanto più che uno degli obiettivi fondamentali, vale a dire ristabilire la verità dopo le accuse false e scomposte verso una categoria di lavoratori, è stato abbondantemente raggiunto. I cittadini italiani hanno perfettamente capito. È, quindi, a loro, ai cittadini che i benzinai si rivolgono, non certo al Governo, revocando il secondo giorno di sciopero già proclamato, eliminando ogni possibile ulteriore disagio, a questo punto del tutto inutile. I distributori quindi riapriranno già da questa sera. Il confronto a questo punto si sposta in Parlamento dove i benzinai hanno già avviato una serie di incontri con tutti i gruppi parlamentari perché il testo del decreto cosiddetto trasparenza raccolga in sede di conversione le necessarie modifiche".

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