video suggerito
video suggerito

Schlein a Meloni: “Il Pd è primo partito in voti reali, uniti possiamo mandare a casa la destra”

La partita per le politiche 2027 è “apertissima”. Nel suo intervento all’Assemblea nazionale del Pd, Elly Schlein ha riposto agli attacchi della premier da Atreju: “Esca da Palazzo Chigi e vada a fare la spesa, il frigo degli italiani è vuoto”. Alle opposizioni l’invito all’unità: “Vinceremo se saremo insieme”.
A cura di Giulia Casula
181 CONDIVISIONI
Immagine

La partita per le politiche 2027 è "apertissima". Lo ha detto Elly Schlein all'Assemblea nazionale del Pd oggi a Roma. Mentre Giorgia Meloni è salita sul palco di Atreju per il suo tradizionale discorso di chiusura, la segretaria dem ha aperto i lavori al Nazareno. Nel suo intervento ha risposto agli attacchi della premier – che ha definito una "campionessa d'incoerenza" – e ha rinnovato l'invito all'unità tra le forze progressiste come chiave per battere l'attuale maggioranza alle prossime elezioni.

"L'assemblea nazionale non è una kermesse, non è un evento che prevede spettatori", ha esordito Schlein, con un chiaro riferimento alla festa di FdI nei giardini di Castel Sant'Angelo. "Voi siete tutti protagonisti a pieno titolo e rappresentate in questa sede il massimo organo dirigente di questo partito, una rappresentanza vera eletta e legittimata con un congresso, con primarie vere", ha proseguito. "Diamo uno sguardo da qui al paese reale perché penso che tra poco sentiremo un'altra bella dose di propaganda da parte della presidente del Consiglio Meloni, ma gli italiani purtroppo non stanno meglio di tre anni".

L'attacco alla premier: "Esca a fare la spesa, il frigo degli italiani è vuoto"

La segretaria ha spiegato le ragioni di quest'affermazione: "Se guardiamo alla spesa pubblica, in questi tre anni, al suo andamento, è facile vedere che cosa scende e che cosa sale la spesa pubblica. In questi tre anni è scesa sulla sanità pubblica, sulla scuola pubblica in rapporto al PIL, sulla ricerca, sulla politica industriale e anche sulla casa. Che cosa sale invece? Salgono le spese militari quelle sì per aver accettato la richiesta di Trump di portarle fino al 5% del PIL che significa 445 miliardi in più nei prossimi 10 anni, e invece doveva fare come Sanchez e dire di no a difesa della nostra economia e del nostro welfare", ha dichiarato. "Salgono le tasse sì salgono le tasse perché nonostante la loro propaganda i dati del governo indicano che la pressione fiscale non è mai stata così alta negli ultimi 10 anni dal 2015 la pressione fiscale è al 42,7%", ha aggiunto.

E si è rivolta direttamente a Meloni: "Devo farle una domanda molto semplice, banale: da quanto tempo non le capita di andare a fare la spesa? Si immagini per un secondo di prendere un carrello come in un giorno fanno milioni di madri e di padri in questo paese e provi a fare i conti scaffale dopo scaffale di ciò che va rimesso al suo posto perché questa settimana non te lo puoi più permettere", ha sottolineato. "Esca da Palazzo Chigi e faccia un giro in qualsiasi alimentari di quartiere perché mentre voi ripetete che va tutto bene, anzi non è mai andato meglio, davanti a questi scaffali le famiglie sono costrette a scegliere e non più tra le cose superflue ma tra le cose necessarie", ha aggiunto.

La segretaria è andata all'attacco del governo: "Questa è la realtà con cui fanno i conti milioni di cittadini ogni giorno, una realtà che non vedete su Telemeloni. Ma va benissimo, lo dico alla presidente Meloni, festeggiare l'importante riconoscimento della cucina italiana patrimonio Unesco, magari si dovrebbe occupare del fatto che il frigo degli italiani è vuoto", ha ricordato.

Schlein: "Meloni campionessa di incoerenza, ma chi vuole prendere in giro?"

Ricordando la mancata promessa di tagliare le accise (che invece sono state aumentate), Schlein ha definito Meloni "campionessa di incoerenza". "Ma chi pensa di prendere in giro?" , ha domandato.

La segretaria ha poi toccato il tema della legge elettorale, che la maggioranza vorrebbe modificare con una sorta di "anticipazione" della riforma del premierato: "Ieri Arianna Meloni ha detto che le priorità sono legge elettorale e premierato. Pensavamo che fosse il caro vita e la sanità… Per le sorelle Meloni sono priorità la legge elettorale e una riforma che indebolisce le prerogative del Capo dello Stato: giù le mani dal presidente della Repubblica", ha dichiarato.

Schlein alle opposizioni: "Vinceremo se saremo insieme"

Lo sguardo è rivolto all'appuntamento elettorale del 2027, a cui Schlein spera di arrivare con una coalizione solida. In questo senso i lavori sarebbero già partiti, con le sperimentazioni alle Regionali (dove Pd, M5s e Avs si sono presentati uniti) e con gli emendamenti congiunti alla legge di bilancio. "È frutto di un lavoro di condivisione con le altre forze. Penso sia un'alternativa potente, è anche così, nei fatti, che germoglia l'elaborazione di un programma di governo comune. È il metodo giusto, senza rinunciare alle proprie diversità e alla propria sensibilità, anzi ognuno è partito da questa per concorrere al lavoro comune. Uniti nella diversità abbiamo prodotto delle proposte condivise indicando al paese una visione alternativa, una strada diversa possibile un'altra agenda di politiche economiche e sociali", ha dichiarato.

Schlein si è detta "molto orgogliosa di guidare questa comunità" ma – ha ricordato – "non mi fido dei partiti in cui non vola mai una mosca perché parla solo il capo. Confrontiamoci anche aspramente ma senza perdere di vista l'obiettivo comune, altrimenti il confronto diventa solo distinguo".

Come ha sottolineato più volte in questi mesi, per la leader è fondamentale il dialogo con le altre opposizioni."Dobbiamo aprire le porte del partito a quelli che si avvicinano e che spesso hanno trovato chiusura anziche' ascolto e accoglienza", ha detto, ricordando i risultati delle Regionali: "Da quando sono segretaria solo due regioni si sono spostate, Sardegna e Umbria e le abbiamo vinte noi. Lo dico a tutti gli appassionati di mappe, ci sono due nuove regioni rosse. Abbiamo vinto in Campania, con 25 punti di distacco, in Puglia. Ogni forza, ogni lista ha dato un contributo prezioso a questo sforzo collettivo. Il Pd è cresciuto ovunque, dove abbiamo vinto ma anche dove abbiamo perso", ha continuato.

Secondo Schlein il Pd è  "il primo partito nei voti veri non nei sondaggi", (dove i dem raccolgono circa il 22%). "I voti assoluti dalla nostra coalizione e quella del governo sono sostanzialmente pari ma se aggiungiamo le civiche e i voti ai presidenti siamo nettamente avanti di noi", ha spiegato. Insomma,"è la dimostrazione che la partita delle politiche è apertissime, ci sono le condizioni per mandare a casa questa destra. Andremo al governo vincendo le elezioni politiche e solo vincendo le elezioni politiche con la nostra coalizione progressista. Saremo pronti se saremo insieme", ha concluso.

181 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views