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Salvini: “Silvia Romano convertita? Non mi importa, lasciamola in pace. Governo doveva evitare show”

Il leader della Lega Matteo Salvini ha attaccato il governo, per la gestione della liberazione della cooperante italiana Silvia Romano: “Avrei preferito un ritorno più sobrio, senza dirette tv mondiali e show, per far vedere che i sequestratori non solo avevano incassato il riscatto ma avevano vinto”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Io al posto del governo avrei evitato lo show all'arrivo della ragazza, mostrando che hanno vinto i terroristi". A dirlo è il leader della Lega, Matteo Salvini, a Omnibus su La7, commentando il rientro in Italia di Silvia Romano, la cooperante 24enne che è stata rilasciata a Mogadiscio nella notte tra venerdì e sabato, dopo 18 mesi di prigionia. Era stata rapita da un gruppo di terroristi armati in Kenya, nel nel villaggio di Chakama. La giovane volontaria, che lavorava per una Onlus, è atterrata a Ciampino sabato intorno alle 14, indossando abiti somali, e ha potuto riabbracciare la sua sua famiglia. Ma subito sono partiti i cori polemici contro la sua liberazione, avvenuta dopo il pagamento di un riscatto, e soprattutto sono piovute critiche sui social dopo che è si appresa la notizia della sua conversione all'Islam.

Dopo gli attacchi si sta valutando di metterla sotto protezione. "Non commento delle ipotesi, ho fatto il ministro dell'Interno quindi chi di dovere farà le sue scelte. L'importante è che sia tornata a casa sana e salva e non mi interessa se si sia convertita o meno, è una scelta sua, lasciamola in pace". 

"Sono ovviamente contento che Silvia sia viva e sana e salva, e se si vuole vestire con i jeans o in abiti islamici sono fatti suoi. Per me il problema è come evitare per il futuro altri casi simili: nel mondo ci sono migliaia di italiani, dovremmo fare come altri Paesi che non pagano i riscatti, se paghiamo i riscatti continueranno i sequestri", ha detto il segretario del Carroccio.

"Se vai in un territorio a rischio, come associazione di volontariato o azienda privata, esponi te stesso, l'Italia e i tuoi lavoratori a un rischio. Dovresti anche assumerti le conseguenze, civili, economiche e penali", ha sottolineato il leader della Lega. "Avrei preferito un ritorno più sobrio, senza dirette tv mondiali e show, per far vedere che i sequestratori non solo avevano incassato il riscatto ma avevano vinto".

Sul decreto Rilancio, che deve ancora essere approvato in Cdm, ha detto: "Che siano in ritardo da settimane lo hanno notato tutti, ma ora il problema delle riaperture è che se non ci sono le indicazioni oppure se te le danno il sabato, non si può pensare che il lunedì si ricomincia come se nulla fosse. Noi stiamo ragionando sulle soluzioni da offrire al governo e speriamo di essere ascoltati con più attenzione rispetto al passato. Il decreto su cui stanno lavorando doveva essere partorito un mese fa e siamo a maggio", ha affermato. "Tutti gli altri paesi europei hanno già stabilito un riapertura delle scuole, l'unico paese dove non si è ancora capito se e quando ricomincerà la scuola è l'Italia, giusto studiare le cose ma sono passati tre mesi dall'inizio dell'emergenza", ha aggiunto.

Uno dei nodi del nuovo dl maggio, sui cui la maggioranza è divisa, è quello della regolarizzazione temporanea di migranti che lavorano nei campi e come badanti e colf: "La pandemia non deve essere una scusa per una sanatoria generalizzata", ha ribadito il leader della Lega, dicendosi favorevole, per arginare il problema della mancanza di manodopera in agricoltura, ai corridoi verdi ma assolutamente contrario a sanatorie generalizzate. "Chiariamo: non c'è alcun legame tra la maxisanatoria e l'agricoltura. Da Coldiretti a Confagricoltura dicono che serve personale formato, 200mila stranieri che hanno già lavorato in Italia ma sono bloccati all'estero dall'emergenza Covid, gli agricoltori chiedono corridoi verdi non chiedono una sanatoria indiscriminata. Se vogliono fare corridoi verdi sono assolutamente d'accordo, se invece usano il Covid per la più grande sanatoria non esiste perché i barchini tornano ad essere usati dagli scafisti e gli sbarchi triplicano. Prima chiudono il dibattito meglio è, io credo che siano litigi incrociati tra partiti di governo".

Salvini ha detto di non voler spingere per nuove elezioni o per governi di unità nazionale: "Io non spingo nulla, piuttosto mi sembra il governo che stia minacciando ogni giorno le dimissioni di qualche ministro. Noi stiamo lavorando, adesso per risolvere i problemi degli italiani. All'Italia serve un governo efficace e veloce, lascio giudicare agli italiani se questo sia un governo efficace e veloce".

"Ricordo solo che, se non sarà in estate sarà in autunno, quasi la metà degli italiani voterà per eleggere sette governatori di regione e poi ci sarà il referendum sul taglio dei parlamentari. Usciti dall'emergenza sanitaria la democrazia prevede che siano gli italiani a scegliere. Non possiamo stare ogni giorno a commentare la minaccia di dimissioni di Tizio o di Caio".

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