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Salvini all’attacco: “Azzolina non è all’altezza, scuola non merita questa ripartenza caotica”

Il leader della Lega, Matteo Salvini, torna all’attacco della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, sulla ripartenza dell’anno scolastico: “È una ripartenza caotica che la scuola italiana non merita. Le maestre e i professori stanno facendo miracoli ma ci vuole un ministero che sia all’altezza”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Riaprono le scuole e Matteo Salvini torna all’attacco della ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Il leader della Lega riprende l’argomento dell’avvio dell’anno scolastico durante un comizio a Comacchio, nel ferrarese, dove si voterà per le elezioni comunali domenica e lunedì. E il primo pensiero è rivolto proprio alla scuola e al ritorno in classe, avvenuto ieri in molte Regioni d’Italia, per milioni di studenti dopo i sei mesi di chiusura a causa dell’emergenza Coronavirus. “Vedere dei bimbi con la mascherina per sei ore in classe che non possono dare la manina alla maestra è una follia”, afferma il segretario del Carroccio.

Salvini: per qualcuno dobbiamo stare chiusi in casa

Parlando in occasione del comizio elettorale, Salvini si sofferma su più punti: “Il voto di Comacchio non è un voto inutile. Dopo mesi di chiusura partecipare è importante perché qualcuno magari vorrebbe tenerci distanziati a vita; la scuola, il lavoro, il tifo, la politica a distanza. Per qualcuno il messaggio è state chiusi in casa che non si sa mai”. Secondo il segretario del Carroccio le attività a distanza erano necessarie solamente “per un periodo limitato ed eccezionale”.

Salvini: scuola è un quiz, Azzolina non all'altezza

Non mancano gli attacchi alla ministra Azzolina. Salvini afferma, rivolgendosi agli studenti, che andranno a scuola, “sempre se trovate il banco, l’Azzolina, l’insegnante, l’aula aperta, il bidello, il preside. Ormai anche la scuola è un quiz”. A Mattino 5 il leader leghista aveva già parlato di scuola: “Purtroppo non ho accompagnato i miei figli a scuola, ma sanno che papà sta facendo questo anche per dare loro un futuro più sereno. Sto seguendo il tema scuola da settimane, noi già sei mesi fa abbiamo chiesto al governo di partire per tempo, abbiamo suggerito di stabilizzare i precari, di comprare i termoscanner. Il ministro dovrebbe capire che dietro ogni bambino ci sono una mamma e papà che spesso lavorano, quando neghi il tempo pieno come fanno? È una ripartenza caotica che la scuola italiana non merita. Mentre il ministro diceva che i bimbi avrebbero trovato mascherina, gel, sono i genitori che stanno dando tutto ai bimbi. Azzolina nel caos ha pure cambiato le graduatorie nazionali delle supplenze. Le maestre e i professori stanno facendo miracoli ma ci vuole un ministero che sia all'altezza”.

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